Cavolo rapa Blaro Violet

Il Cavolo-Rapa Blaro Violetto BIO è una varietà viola con polpa bianca, leggermente più tardiva rispetto al Cavolo Rapa bianco. Questo bel Cavolo Rapa è di ottima qualità gustativa. Semina sotto protezione da febbraio ad aprile o in piena terra da aprile a giugno per un raccolto da luglio a novembre.

Un po' caduto in disuso perché troppo consumato durante la guerra, il Cavolo-rapa è un ortaggio antico che sta gradualmente riapparendo nei nostri piatti. Ed è un bene perché questo Cavolo un po' dimenticato è ricco di qualità, sia gustative che nutritive.

A volte conosciuto con il suo nome tedesco di Kohlrabi o con l'appellativo di Colrave, il Cavolo-rapa porta il nome latino di Brassica oleracea gongylodes e appartiene alla grande famiglia delle Brassicacee (ex Crucifere).

Originario d'Europa, è una pianta orticola di cui si consuma il fusto che si rigonfia a livello del suolo fino a formare una palla di 6 a 20 cm di diametro, guarnita di grandi foglie disposte a rosette.

Questo ortaggio dall'aspetto piuttosto insolito, un po' cosmico, offre un sapore molto fine, che ricorda un po' la nocciola. Si consuma sia crudo che cotto, è delizioso in insalata, carpaccio o cotto, glassato al miele o in gratin. Le foglie del Cavolo-rapa sono anch'esse commestibili e possono entrare nella composizione di minestre, allo stesso modo delle foglie di ravanelli, per esempio.

Dal punto di vista dietetico, è notevole: è poco calorico e molto ricco di vitamine C e B3, contiene anche molte fibre e minerali come il calcio.

Nell'Orto, la coltivazione del Cavolo-Rapa è abbastanza facile. Si posiziona al sole o a mezz'ombra, è meno esigente della maggior parte dei cavoli ma richiede comunque una buona concimazione di fondo e un'umidità regolare.

Raccolta: si raccoglie generalmente da luglio a inizio novembre (75 giorni dopo la semina in media), a seconda delle necessità, con un semplice strappo.

Conservazione: il Cavolo-rapa si conserva abbastanza a lungo in silo o in cantina e si mantiene per diversi giorni in frigorifero. Si congela anche molto bene dopo essere stato sbollentato per 5 minuti in acqua bollente salata.

Il piccolo trucco del giardiniere: Per limitare le annaffiature, ti consigliamo, quando le piante sono ben sviluppate, di pacciamare il terreno con strati sottili successivi di sfalci, se possibile mescolati con foglie morte. Questa protezione, che permette al terreno di rimanere umido, riduce anche il diserbo.