Coronilla
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Ci sono circa 6 specie di Coronille, di cui il nome latino Coronilla è da mettere in relazione con la disposizione dei fiori in piccole corone (dal latino Corona). Le più coltivate nei nostri giardini sono la Coronilla glauca, dal fogliame sempreverde verde-blu, e la Coronilla emerus, che perde le foglie in inverno ma è più resistente al freddo. Questo piccolo arbusto della famiglia delle Fabaceae, originario del bacino mediterraneo, è uno dei più facili da coltivare. E il suo lungo periodo di fioritura gialla e profumata è un incanto in primavera o all'inizio dell'estate. In natura, le coronille fanno parte delle piante pioniere che colonizzano terreni degradati e poveri, preparando in qualche modo il terreno per piante più esigenti che verranno a stabilirsi dopo di loro. Come avviene con molte "leguminose", le loro radici contribuiscono ad arricchire i terreni poveri fissando l'azoto atmosferico. Per questo motivo, questi piccoli arbusti crescono rapidamente, si auto-sembrano facilmente spontaneamente, ma spesso vivono solo pochi anni (circa 10 anni). Raramente superano l'altezza di 1,50 m, spesso molto cespugliosi, le coronille arbustive ravvivano il giardino con la loro fioritura solare che prende il posto di quella dei Forsythias. Ideali in un giardino senza irrigazione, esalteranno tutte le fioriture blu (céanothes sempreverdi, clématidi erbacee integrifolia...) e formeranno un notevole contrasto davanti alla silhouette scura delle conifere. Le coronille tollerano bene la presenza di calcare e prosperano in terreni drenanti, anche secchi in estate.
Consultate anche il nostro articolo "Coronille, Coronilla: piantagione, coltivazione, manutenzione"
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