
Non ho il pollice verde: perché?
Spezzare il collo a questa espressione
Contenuto
Alcune persone coltivano pomodori ciliegia sul loro balcone, rose splendide nel giardino e hanno sempre del basilico rigoglioso in cucina. Come se fossero nate con un dono speciale, in grado di far fiorire tutto ciò che toccano, mentre altri guardano il loro cactus o le loro insalate appassire lentamente ma inesorabilmente, senza capire il perché. È allora che spunta la temuta espressione: “Non ho il pollice verde.” Quindi, mito, vero dono o maledizione? Non servono geni da giardiniere né essere cresciuti in campagna. Il pollice verde si coltiva, e vi mostreremo come sfatare questa famosa espressione. Scopri i nostri consigli per avere finalmente il pollice verde!
Avere il pollice verde, cosa significa?
Avere il pollice verde significa essere naturalmente portati a far crescere le piante. Ma attenzione, non è né un dono né magia! Dietro questa espressione si nasconde soprattutto un mix di osservazione, buon senso, pazienza e… amore per le piante. “Avere il pollice verde” è un modo di dire che qualcuno sa intuitivamente di cosa ha bisogno una pianta, dal posto giusto al momento perfetto per annaffiare. L’espressione probabilmente deriva dall’idea che le mani di un giardiniere finiscono coperte di verde – la famosa clorofilla – a forza di maneggiare foglie, steli e radici.
Storicamente, ritroviamo l’immagine del verde associato alla vita, alla natura, alla crescita. L’espressione sarebbe apparsa nel XX secolo, come un occhiolino al legame molto diretto tra l’uomo e la terra. In altre culture, a volte si parla di green fingers in inglese, un’espressione popolare negli Stati Uniti e nel Regno Unito per indicare qualcuno che riesce in tutto ciò che pianta.
Tutti possono avere il pollice verde?
Sì. Decisamente sì. Il pollice verde non è un dono innato. Si sviluppa con il tempo, l’osservazione e soprattutto la voglia di capire. La maggior parte dei fallimenti nel giardinaggio derivano da una mancanza di informazioni, non da una “mancanza di talento”. Non si nasce giardinieri, lo si diventa… e spesso dopo aver commesso qualche errore (o aver seppellito qualche pianta, siamo onesti).

È un disastro… Tutte le piante hanno bisogno di aria, luce… e acqua!
Come fare per avere il pollice verde?
Allora, concretamente, come si fa a diventare un asso del terriccio e delle cesoie? Non servono diplomi di botanica né giardini principeschi. Basta qualche buon riflesso, un po’ di osservazione… e la voglia di sporcarsi le mani con la terra (o con il terriccio del balcone). Ecco le basi per iniziare a coltivare quel famoso pollice verde, passo dopo passo.
- Osservare le proprie piante: prenditi il tempo di guardare le loro foglie, il colore, il portamento… ti mostrano se stanno bene o no.
- Scegliere una buona esposizione: ogni pianta ha le sue preferenze di luce. Prima di piantare o acquistare, informati sulle sue esigenze. Ad esempio, un’ortensia detesta il pieno sole cocente: va piantata a mezz’ombra, soprattutto nel pomeriggio. Al contrario, un rosmarino o una lavanda adorano il pieno sole del sud.
- Rispettare la rusticità delle piante: non tutte le piante sopportano il freddo. Prima di piantare, verifica se può resistere alle temperature della tua zona. Un oleandro o una bougainvillea non tollerano gelate intense: è preferibile coltivarli in vaso per poterli riparare in inverno nelle zone fredde. Non esitare a usare Plantfit, pianta adatto! la nostra applicazione personalizzata e anti-spreco. Scopri di più sull’argomento: Come determinare la rusticità di una pianta?
- Innaffiare con criterio: né troppo, né troppo poco. Tocca il terreno, osserva il fogliame e adatta il ritmo in base alla stagione. Un cactus o una pianta succulenta ha bisogno d’acqua solo quando il terreno è ben asciutto – l’eccesso d’acqua è spesso fatale. Al contrario, un’ortensia ha bisogno di un terreno sempre un po’ fresco, soprattutto in estate.
- Piantare perenni: sono piante robuste, che ritornano ogni anno e richiedono meno manutenzione. Ideali per i principianti.
- Conoscere il proprio terreno: in vaso o in piena terra, un buon substrato adatto alle tue piante fa la differenza. Un rododendro non sopporta un terreno calcareo: ha bisogno di una terra acida e leggera, tipo terra di brughiera. Al contrario, un olivo si adatta benissimo a un terreno povero, sassoso e ben drenato.
- Prendersi il tempo: il giardinaggio è anche accettare il ritmo delle stagioni. Il pollice verde si coltiva con pazienza.
- Imparare dai propri errori: ogni pianta che non sopravvive ti insegna qualcosa per la prossima.

Prendersi cura delle piante, sia in casa che all’aperto, le piante te lo ripagano!
I nostri trucchi per avere (finalmente) il pollice verde
Ora che le basi sono stabilite, ecco alcuni semplici consigli per renderti la vita quotidiana più facile, che tu abbia tre vasi sul davanzale o un vero angolo di giardino. Niente di magico, solo piccoli aiuti (verdi) che fanno la differenza.
- Inizia in modo semplice: è meglio poche piante ben curate che troppe varietà che non riesci a seguire.
- Scommetti su piante resistenti: gerani perenni, rudbeckie, sedum o piante aromatiche come la menta o il timo. Perdonano facilmente i primi passi un po’ caotici o le piccole dimenticanze.
- Crea una routine di controllo: un giro settimanale delle tue piante per verificare lo stato delle foglie, il terreno, la luce… cambia tutto.
- Raggruppa le piante in base alle esigenze: irrigazione, luce, tipo di terreno… è più facile da gestire giorno per giorno.
- Cura i contenitori: un vaso troppo piccolo, senza fori o con un drenaggio insufficiente può rovinare tutti i tuoi sforzi.
- Aggiungi la pacciamatura anche nei vasi: riduce l’evaporazione, protegge le radici e ti evita di annaffiare troppo spesso.
- Tieni traccia dei tuoi esperimenti: un quaderno, un’app o semplicemente delle foto, ti aiutano a migliorare e ad adattarti di stagione in stagione.

I gerani perenni -qui dei Geranium nodosum- sono facili da coltivare, non privartene
- Abbonarsi
- Contenuto

Commenti