
Come curare il prato in primavera?
Tutti i gesti per un prato perfetto
Contenuto
Per avere un prato folto, verde e in buona salute, bisogna iniziare già in primavera! È in questa stagione che spesso si riparano i piccoli danni del prato, dedicandogli un’attenzione particolare. Ancora prima di pensare al primo taglio, un giro di ispezione è infatti indispensabile. Certo, i primi mesi della primavera sono molto impegnativi in giardino, ma non dimenticare questi pochi gesti, essenziali per ottenere un bel prato degno di questo nome per il resto dell’anno.
Rastrellare per una pulizia profonda
Le ultime foglie morte sparse qua e là sul prato all’inizio della primavera. Sia perché non hai avuto il tempo di rastrellare tutto alla fine dell’autunno, sia perché alcune foglie sono volate via dalla pacciamatura.
È ora di rimettere un po’ d’ordine prima di tagliare l’erba: elimina le foglie morte, rimuovi i rametti e altri detriti accumulati durante l’inverno, e se necessario, se ti danno fastidio perché vuoi un tappeto immacolato, estirpa con la sgorbia i tarassaco – dente di leone o le margherite che potrebbero aver invaso alcune zone, prima che producano i semi.
Falcia già a marzo!
Eccoci dunque tornati al periodo dei tagli… Si riparte per diversi mesi, e spesso ci poniamo qualche domanda prima di riprendere questa attività che richiede tempo. Prima di iniziare a tagliare, assicurati che il tuo tosaerba abbia subito un controllo, solitamente effettuato durante i mesi invernali.
Quando iniziare a tagliare in primavera?
L’erba è di un bel verde e rigogliosa, pronta per una tagliata rinfrescante!
Il primo taglio si effettua generalmente a marzo, ma può essere anticipato a febbraio o posticipato a seconda dell’altezza dell’ultimo taglio in autunno e delle condizioni meteorologiche.
Quando il prato raggiunge circa i 10 cm di altezza, è il momento di tirare fuori il tosaerba. Controlla il meteo e aspetta una giornata completamente soleggiata per tagliare nel pomeriggio, quando i fili d’erba saranno asciutti. Questo eviterà problemi di intasamento e la formazione di “zuppa” o ciuffi d’erba appiattiti sul tuo prato.
Quale altezza di taglio?
Su un prato che cresce rapidamente in primavera, è essenziale iniziare con un taglio alto, il che normalmente richiede di tagliare in due fasi. Per questo primo taglio dell’anno, taglia prima a 7 cm, poi un po’ più basso per il secondo taglio, tra i 3 e i 4 cm, due o tre giorni dopo. Questo evita l’intasamento del tosaerba.
Si consiglia sempre più spesso di tagliare alto, soprattutto in estate, per limitare gli effetti della siccità. In primavera, a meno di condizioni meteorologiche anomale, non c’è da preoccuparsi, ma sappi che mantenere un’altezza di taglio maggiore aiuta anche a limitare la crescita delle erbacce, che ricevono meno luce.
Con quale frequenza tagliare in primavera?
Da aprile fino a giugno, è un periodo molto attivo per i tagli. Tutto dipende, in realtà, dal livello di estetica che desideri ottenere. Dipende anche dalla qualità e dal tipo di prato: un prato ornamentale fine richiede una manutenzione settimanale, mentre un prato più rustico può essere tagliato ogni dieci giorni. Anche la regione e il clima influiscono, poiché l’erba cresce più velocemente nelle zone piovose.
Infine, se non vuoi diventare schiavo del tuo tosaerba e preferisci puntare sulla biodiversità, taglierai molto meno spesso, lasciando spazio ai fiori selvatici che attirano gli impollinatori: a partire da maggio, puoi considerare di lasciare alcune zone non tagliate, dandogli forme quadrate o triangolari… un vero vantaggio per la flora selvatica locale.
→ Leggi anche Con quale frequenza bisogna tagliare il prato? e la gestione differenziata del taglio.
Come tagliare?
La primavera coincide con il periodo in cui il prato rinato è senza dubbio al suo massimo splendore. È il momento ideale per ridargli tutta la sua bellezza.
Ecco le due tecniche di taglio più utilizzate:
- Taglio alla francese: questo metodo consiste nel tagliare il prato in modo uniforme in un’unica direzione, spesso parallelamente a un punto di riferimento come un vialetto o una bordura. Questa tecnica è semplice da realizzare e si adatta bene a giardini di medie dimensioni.
- Taglio all’inglese, per un prato un po’ più sofisticato: tagli per ottenere strisce alternate di colore verde scuro e verde chiaro. Ottieni questo risultato cambiando la direzione di taglio da una striscia all’altra. L’effetto di contrasto è dovuto al modo in cui la luce si riflette sui fili d’erba, creando così sfumature di colore. Questo metodo è particolarmente apprezzato per i grandi prati o i giardini all’inglese, dove l’estetica gioca un ruolo importante.
Se sei esperto e vuoi creare motivi sul prato, puoi provare il taglio a spirale, adatto intorno a grandi alberi, ad esempio.
Aerare: la scarificazione primaverile
È in primavera che si può arieggiare il prato*, tra marzo e aprile: questo gesto di manutenzione che a molti giardinieri può sembrare superfluo, in realtà non lo è affatto! Permette all’acqua, all’aria e ai nutrienti di penetrare meglio nel terreno. Soprattutto, consente ai terreni compattati e a quelli ricoperti di feltro di ritrovare un po’ di ossigeno. È quindi nelle zone più calpestate che bisogna intervenire per primi.
Il feltro, quel miscuglio di detriti vegetali, muschio e radici morte, si accumula facilmente in superficie, specialmente se pratichi lo sfalcio con pacciamatura. È importante occuparsene in primavera, perché finisce per soffocare il prato e impedisce alle radici di respirare bene. Inoltre, il feltro trattiene l’umidità, il che può accentuare le zone di muschio e favorire talvolta malattie fungine specifiche delle graminacee.
Per farlo, procurati uno scarificatore, manuale per le piccole superfici, elettrico o termico per quelle più ampie, oppure delle suole chiodate da fissare alle scarpe. Tutti fungono da aeratori. Qualunque attrezzo tu scelga, l’importante è regolare la giusta profondità di penetrazione nel prato, in genere di 1 cm. Ripeti il processo passando perpendicolarmente alle zone già trattate.
Per maggiori dettagli, consulta i nostri tutorial: Come scarificare il prato? e Come arieggiare il prato?
* N.B.: anche se questa operazione può essere effettuata in autunno, la primavera è il periodo ideale per scarificare, poiché il prato in fase di crescita potrà riprendersi più rapidamente.
Risemina per riempire i vuoti nel prato
Una volta effettuata l’aerazione, soprattutto con lo scarificatore, potrebbe essere necessario riseminare alcune zone danneggiate. Il prato potrebbe anche presentare chiazze spoglie a causa di animali domestici, calpestio eccessivo o mancanze dovute a negligenza. È sempre preferibile seminare o rigenerare un prato all’inizio dell’autunno, ma la primavera offre una seconda opportunità se non si è potuto intervenire prima. La temperatura esterna deve essere di almeno 10 gradi, come per una semina, e si consiglia di lavorare dopo un taglio.
- Utilizza un prato di rigenerazione o, in alternativa, avanzi di semi di prato
- Rastrella leggermente il terreno
- Spargi i semi a mano su piccole aree, oppure con uno spargitore se la zona da rigenerare è ampia
- Innaffia subito dopo con un getto fine
- Mantieni il terreno umido, innaffiando sempre con un getto molto fine fino alla comparsa dei germogli (da 1 a 3 settimane a seconda del clima)
- Continua a innaffiare finché i germogli non raggiungono l’altezza del resto del prato.
→ Per saperne di più su questa operazione, consulta la nostra scheda: Rigenerare un prato: come fare?
Rinvigorisci il prato concimandolo
Ultimo passo del lifting primaverile: rinforziamo il prato distribuendo un po’ di fertilizzante. Questa fase è facoltativa, ma si rivela preziosa per i prati invecchiati. È anche una buona tecnica per rallentare la crescita delle “erbacce” (dosando correttamente, altrimenti si accentua il problema!).
Preferisci fertilizzare con un semplice apporto di compost ben decomposto o di terriccio di buona qualità, in uno strato sottile di appena mezzo centimetro di spessore, da spargere con il rastrello. Questo nutrirà a lungo un prato in difficoltà. Puoi anche usare un fertilizzante organico specifico per prato* in commercio, che si presenta in granuli, spesso ricchi di azoto e nutrienti, per un prato molto stressato.
Opera tra marzo e aprile, il giorno prima di una giornata piovosa. Distribuiscili subito dopo un taglio, in un giorno in cui il meteo prevede pioggia, a mano o con uno spandiconcime per prato. L’acqua trasporterà il fertilizzante nel terreno.
* Alcuni concimi arricchiti con cianamide riducono contemporaneamente l’acidità del terreno (che provoca la presenza di muschi).
→ Leggi anche Terrautare un prato: perché, come?
Perfeziona con il taglio dei bordi
Per concludere, l’inizio della primavera è anche il momento ideale per ridisegnare e infittire i bordi. Questa operazione di taglio dei bordi, specialità oltremanica, è una fase a volte trascurata da noi, ma è essenziale per perfezionare l’aspetto del tuo prato.
A marzo, quando il prato riprende vita, prendi il tuo tagliabordi o mezzaluna per creare linee nitide e precise attorno alle tue aiuole, impedendo così all’erba di invadere le zone fiorite. Crea una sorta di canaletto di 5-7 cm lungo tutto il perimetro dell’aiuola.
Questa operazione non si limita a migliorare l’estetica; facilita anche la futura manutenzione limitando l’invasione delle erbacce. Per un risultato ottimale, esegui questo lavoro dopo il primo taglio della stagione. Il tuo giardino guadagnerà in eleganza e nitidezza, pronto ad accogliere le belle giornate.
- Abbonarsi
- Contenuto

Commenti