
Alocasia - Orecchia d'elefante: coltivazione e cura
Contenuto
L'Alocasia in poche parole
- L’Alocasia è una splendida pianta tropicale dal fogliame molto grafico
- Offre grandi foglie lucide e dalle belle venature
- Esistono numerose varietà, che offrono una grande diversità nelle forme e nei colori delle foglie
- L’Alocasia ha bisogno di una buona luminosità e di un’atmosfera calda e umida
- Crea facilmente un’atmosfera esotica e lussureggiante in una casa o appartamento
Il parere della nostra esperta
L’Alocasia, chiamata anche “Orecchia di elefante” per la forma imponente delle sue foglie, è una pianta tropicale originaria delle foreste umide del Sud-Est asiatico. Molto apprezzata come pianta d’appartamento, presenta grandi foglie sagittate, che assumono diverse tonalità a seconda delle varietà, potendo essere verdi, porpora, nere, argentate, marmorizzate di bianco… Le sue foglie hanno nervature ben marcate e contrastate, donando alla pianta uno stile molto grafico.
L’Alocasia prospera in interni luminosi, con una temperatura superiore ai 15°C e un’atmosfera relativamente umida. Quando le sue esigenze sono rispettate, si rivela una splendida pianta d’appartamento dalla crescita rapida, preziosa per creare un’atmosfera esotica e rigogliosa in un soggiorno, ufficio o appartamento. Sta bene associata ad altre piante d’appartamento come le Monstera, Chlorophytum, Pothos o Calathea per ricreare così un effetto “giungla”. Scopri tutti i nostri consigli per coltivare con successo l’Alocasia, in particolare come piantarla e curarla!
Descrizione e botanica
Carta d'identità
- Nome latino Alocasia sp.
L’Alocasia è una pianta tropicale appartenente alla famiglia delle Aracée, la famiglia degli Arum, in cui troviamo numerose piante d’appartamento dal fogliame lussureggiante, come gli Spathiphyllum, Monstera, Anthurium, Dieffenbachia, Philodendron… Originaria delle foreste umide del Sud-Est asiatico, l’Alocasia si sviluppa sotto la chioma degli alberi, beneficiando di una luce filtrata e di un’atmosfera calda e umida. Adatta alla coltivazione in appartamento, affascina per la sua silhouette elegante e le sue foglie imponenti che le valgono il soprannome di “orecchia d’elefante”.
L’Alocasia è molto vicina al Colocasia, con cui a volte viene confusa. Il loro fogliame è molto simile, tuttavia nel Colocasia il picciolo si attacca alla lamina verso il centro della foglia, e le foglie sono spesso orientate verso il basso, mentre nell’Alocasia il picciolo è attaccato più vicino al bordo della lamina.
Esistono circa 80 specie di Alocasia. Le più frequentemente coltivate sono l’Alocasia macrorrhiza e l’Alocasia zebrina, che hanno dato origine a numerose varietà che si distinguono per il loro fogliame colorato e molto decorativo.
L’Alocasia presenta un portamento eretto e grafico. I suoi lunghi steli slanciati spuntano direttamente dal rizoma sotterraneo e portano foglie lucide e solcate da nervature marcate. Le foglie sono generalmente cordate o sagittate (a forma di freccia, con due lobi alla base e terminanti a punta), ma possono anche essere profondamente lobate, con il bordo della lamina irregolarmente inciso, come nell’Alocasia ‘Jacklyn’. Hanno anche una forma molto originale nell’Alocasia ‘Stingray’, ampie e appiattite, cordate alla base e terminanti con una punta molto affusolata.
L’Alocasia si distingue per il suo fogliame originale. Le sue foglie assumono tonalità molto diverse a seconda delle varietà: possono essere verdi, nere (Alocasia ‘Black Velvet’…), grigie o argentate (‘Silver Dragon’, ‘Dragon Scale’, Alocasia melo…), porpora (Alocasia azlanii), marmorizzate di bianco (Alocasia ‘Frydek Variegata’)… Le foglie hanno spesso nervature molto contrastate, disegnando motivi grafici sulla lamina. Sono portate da lunghi piccioli, che a loro volta possono essere piacevolmente colorati (neri nell’Alocasia ‘Black Stem’, rosa in ‘Pink Dragon’…). L’Alocasia zebrina si distingue addirittura per i suoi piccioli zebrati, verdi e neri!
Le foglie dell’Alocasia hanno spesso un aspetto lucido, brillante, ma alcune varietà sfoggiano una texture vellutata, morbida e setosa (‘Black Velvet’…). Questa diversità di colori e aspetti rende ogni Alocasia unica e le conferisce un carattere ornamentale eccezionale.
Le dimensioni dell’Alocasia sono molto variabili a seconda delle specie e varietà. Alcune rimangono compatte e non superano i 40 cm, mentre altre possono raggiungere più di 2 metri di altezza, conferendo un’impressione di giungla lussureggiante in un interno.

Alocasia ‘Silver Dragon’, Alocasia amazonica, Alocasia azlanii, Alocasia ‘Dragon Scale’, Alocasia ‘Jacklyn’, Alocasia micholitziana ‘Frydek’
Sebbene l’Alocasia sia capace di fiorire, la sua fioritura rimane rara in appartamento. Quando si verifica, si manifesta con un’infiorescenza tipica delle Aracée, formata da una spata bianca o crema che circonda uno spadice centrale. Tuttavia, questi fiori sono spesso considerati secondari rispetto all’incredibile prestanza del fogliame, ed è frequente che i giardinieri li taglino affinché la pianta conservi tutta la sua energia per lo sviluppo vegetativo. In natura, i fiori dell’Alocasia lasciano poi il posto a bacche tonde, rosse o arancioni, raggruppate in modo denso sulla spata. Questa fruttificazione, tipica delle Aracée, assomiglia molto ai frutti dell’Arum maculatum che si possono osservare nei boschi alle nostre latitudini.
L’Alocasia è particolarmente sensibile alle condizioni climatiche e non sopporta temperature inferiori a 15°C. In appartamento, prospera in un’ambiente temperato tra i 18 e i 25°C, ma teme le correnti d’aria e le brusche variazioni di temperatura. Il suo costante bisogno di umidità la rende esigente in termini di irrigazione e posizionamento. Un’atmosfera troppo secca o, al contrario, un eccesso d’acqua possono rapidamente causare un ingiallimento delle foglie o un rallentamento della crescita.
L’Alocasia conosce una crescita rapida in periodo favorevole, sviluppando nuove foglie a un ritmo sostenuto, ma la sua crescita rallenta naturalmente in inverno, e una parte del suo fogliame può cadere in questo periodo. Questo fenomeno è normale e non deve essere fonte di preoccupazione: con il ritorno della primavera, l’Alocasia riprende generalmente la sua crescita e ritrova tutto il suo splendore.

La fioritura dell’Alocasia reversa: un’infiorescenza a spata, tipica delle aracée!
Le principali varietà di Alocasia
La piantagione dell'Alocasia
Dove posizionare l’Alocasia?
In casa, l’Alocasia ha bisogno di una luce intensa ma indiretta. Nel suo habitat naturale, cresce sotto la chioma degli alberi, beneficiando di una luce filtrata. È quindi essenziale ricreare queste condizioni posizionandola vicino a una finestra ben esposta, ma senza luce solare diretta, che potrebbe bruciare il fogliame. Un’esposizione a est o ovest è ideale, mentre un’orientamento a sud pieno richiede una tenda per filtrare i raggi troppo intensi.
Se l’interno è buio, l’uso di una lampada per piante può essere una soluzione per compensare la mancanza di luce e garantire una crescita ottimale.
L’umidità ambientale gioca anche un ruolo chiave nel suo benessere. L’Alocasia preferisce un’atmosfera umida, simile a quella delle foreste tropicali. Una stanza con un tasso di umidità superiore al 60% è ideale. In un interno troppo secco, specialmente in inverno con il riscaldamento, si consiglia di utilizzare un umidificatore, nebulizzare il fogliame o posizionare un vassoio d’acqua con ciottoli sotto il vaso per mantenere un buon livello di umidità.
Infine, l’Alocasia deve essere posizionata al riparo dalle correnti d’aria, che possono stressare la pianta e provocare un ingiallimento del fogliame. Bisogna anche evitare di collocarla vicino a una fonte di calore diretta come un termosifone, perché l’aria calda e secca può danneggiare il suo sviluppo.

Posiziona l’Alocasia in un luogo luminoso, idealmente dietro una finestra
Quando piantarla?
Il periodo migliore per piantare o rinvasare un’Alocasia è la primavera, quando la pianta è in piena fase di crescita. In questo periodo, si riprende più facilmente dallo stress del rinvaso e sviluppa rapidamente nuove radici. L’inverno è una stagione di riposo per l’Alocasia; è quindi preferibile evitare qualsiasi intervento importante in questo periodo, salvo in caso di assoluta necessità, come un problema di marciume radicale.
Un rinvaso è consigliato ogni uno o due anni, a seconda della crescita della pianta. Se le radici iniziano a uscire dai fori di drenaggio del vaso o se il substrato si compatta troppo, ciò indica che è il momento di offrirle un nuovo spazio.
Come piantarla o rinvasarla?
La scelta del vaso è cruciale per la buona salute dell’Alocasia. È essenziale che abbia dei fori di drenaggio per evitare qualsiasi accumulo di acqua stagnante, che potrebbe causare il marciume delle radici. Ti consigliamo di scegliere un vaso in terracotta, perché permette una migliore aerazione del substrato ed evita l’eccesso di umidità.
Per quanto riguarda il substrato, l’Alocasia ha bisogno di un mix ben drenante, leggero e ricco di nutrienti. Un mix composto da terriccio per piante d’appartamento, perlite e corteccia di pino è ideale. La perlite favorisce un buon drenaggio, mentre la corteccia di pino migliora l’aerazione del terreno e limita il compattamento.
Segui questi passaggi per piantare la tua Alocasia in vaso:
- Deponi uno strato di argilla espansa o ghiaia sul fondo del vaso per migliorare il drenaggio.
- Posiziona poi il substrato nel vaso.
- Rimuovi delicatamente l’Alocasia dal suo vecchio vaso.
- Posiziona la pianta al centro e aggiungi gradualmente il substrato attorno alle radici, facendo attenzione a non compattare troppo la terra.
- Innaffia leggermente dopo la piantagione, quanto basta per inumidire il terreno senza inzuppare le radici.
- Posiziona il vaso in un luogo luminoso, senza luce solare diretta.
Dopo il rinvaso, l’Alocasia può mostrare segni di stress, come foglie che si afflosciano temporaneamente. Questo è normale e la pianta generalmente ritrova il suo vigore dopo qualche giorno di adattamento.

Pianta la tua Alocasia in un vaso leggermente più grande della zolla
Come curare l'Alocasia?
L’Alocasia è una pianta esigente che richiede cure adeguate per mantenere il suo fogliame spettacolare e la sua vitalità. In casa, è essenziale fornirle condizioni simili al suo habitat tropicale, con una buona gestione dell’irrigazione, dell’umidità e della luce. Una manutenzione rigorosa eviterà problemi comuni come l’ingiallimento delle foglie o la caduta del fogliame.
Irrigazione
Uno degli aspetti più delicati nella cura dell’Alocasia è la gestione dell’irrigazione. L’Alocasia ama l’umidità, ma teme l’eccesso d’acqua che può causare il marciume radicale. La frequenza d’irrigazione dipende da diversi fattori come la temperatura ambiente, l’umidità dell’aria e la dimensione del vaso.
In generale, bisogna annaffiare quando lo strato superiore del substrato è asciutto per circa 2-3 cm. In estate, questo può significare un’irrigazione una o due volte a settimana, mentre in inverno può bastare ogni due settimane. Annaffia con acqua non calcarea (idealmente acqua piovana o filtrata), a temperatura ambiente. Dopo l’irrigazione, è importante svuotare l’acqua in eccesso presente nel sottovaso per evitare ristagni.
Essendo una pianta tropicale, l’Alocasia apprezza un’umidità ambientale elevata, intorno al 60-70%. In un ambiente secco, specialmente in inverno con il riscaldamento, è cruciale aumentare l’igrometria per evitare che le foglie si secchino. Per farlo, esistono diverse soluzioni:
- Posizionare un umidificatore vicino alla pianta.
- Installare un vassoio con argilla espansa e acqua sotto il vaso, senza che le radici siano a bagno.
- Vaporizzare acqua sulle foglie, ma con moderazione per evitare il rischio di malattie fungine.

Non esitare a nebulizzare il fogliame dell’Alocasia di tanto in tanto
Pulizia e potatura delle foglie
Le foglie dell’Alocasia, spesso ampie e lucide, accumulano rapidamente polvere, limitando la loro capacità di assorbire luce. Una pulizia regolare con un panno umido mantiene il loro splendore e favorisce la fotosintesi.
È normale che alcune foglie ingialliscano con il tempo. Le foglie più vecchie appassiscono naturalmente per far spazio a nuove crescite. Quando una foglia è completamente gialla, può essere tagliata alla base con cesoie pulite per evitare che sottragga energia alla pianta.

Quando vedi foglie gialle e secche, tagliale alla base
Concimazione
Essendo una pianta a crescita rapida, l’Alocasia beneficia di nutrienti per un fogliame denso e vigoroso. Durante la crescita, dalla primavera all’estate, si consiglia di somministrare un concime liquido bilanciato, ricco di azoto, ogni 2-3 settimane.
In autunno e inverno, la pianta entra in riposo vegetativo e la crescita rallenta. La concimazione va ridotta o sospesa fino alla primavera.
Rinvaso
Un rinvaso è necessario ogni 1-2 anni, quando l’Alocasia si sente stretta nel vaso o il substrato è troppo compatto. Questa operazione si effettua preferibilmente in primavera, scegliendo un vaso leggermente più grande con substrato fresco e ben drenante. Un buon drenaggio è essenziale per evitare ristagni d’acqua, principale causa di marciume radicale.
Dormienza
Con l’avvicinarsi dell’inverno, è frequente che l’Alocasia rallenti la crescita e perda alcune foglie. Questo fenomeno di dormienza invernale è del tutto normale. In questo periodo, bisogna ridurre le irrigazioni, sospendere la concimazione ed evitare rinvasi o cambiamenti bruschi. Con l’aumento di luce e temperature in primavera, la pianta riprende naturalmente la crescita.
Malattie e parassiti
Sebbene l’Alocasia sia una pianta resistente quando gode di condizioni ottimali, può essere soggetta a vari problemi legati all’umidità, alla luce o alla presenza di parassiti. Una buona osservazione e una manutenzione regolare permettono di prevenire la maggior parte delle malattie ed evitare infestazioni di insetti nocivi.
Le malattie più comuni
Uno dei problemi più frequenti nell’Alocasia è il marciume radicale, generalmente causato da un eccesso di irrigazione o da un cattivo drenaggio del substrato. Quando le radici sono costantemente immerse nell’acqua, iniziano a marcire, causando un afflosciamento delle foglie e un ingiallimento generalizzato. Per evitare questo problema, è essenziale utilizzare un vaso con fori di drenaggio, un substrato ben aerato e non annaffiare eccessivamente. Se viene rilevato il marciume, è necessario rinvasare immediatamente la pianta rimuovendo le radici colpite e utilizzando un terriccio asciutto e sano.
Un’altra malattia frequente è l’oidio, un fungo che si manifesta con una patina bianca polverosa sulle foglie. Questo problema è spesso legato a un ambiente troppo umido e poco ventilato. Per eliminarlo, basta migliorare la circolazione dell’aria intorno alla pianta e trattare le foglie colpite con un fungicida naturale, come lo zolfo o un decotto di equiseto.
Parassiti e insetti nocivi
L’Alocasia può essere attaccata dalle cocciniglie farinose, piccoli insetti bianchi e cotonosi che si insediano alla base delle foglie e degli steli per nutrirsi della linfa. La loro presenza indebolisce la pianta e può rallentarne la crescita. Per eliminarle, è possibile pulire le parti infestate con un batuffolo di cotone imbevuto di alcol a 70° o spruzzare un miscuglio di acqua e sapone nero.
Anche i ragnetti rossi sono un nemico temibile, soprattutto in periodi di siccità o in inverno quando l’aria interna è troppo secca. Questi minuscoli acari succhiano la linfa delle foglie, lasciando macchie gialle e un aspetto scolorito. Un buon metodo di prevenzione è mantenere un alto tasso di umidità intorno alla pianta, poiché questi parassiti si sviluppano principalmente in ambienti secchi. In caso di infestazione, si consiglia di vaporizzare la pianta con acqua o utilizzare un acaricida naturale a base di olio di neem.

Alocasia reginula ‘Black Velvet’
Come moltiplicare l'Alocasia?
L’Alocasia può essere moltiplicato per divisione dei rizomi. A differenza di altre piante d’appartamento, non si propaga a partire da semplici foglie o steli, e la semina è raramente praticata in interni a causa della difficoltà di germinazione. La divisione dei rizomi è il metodo più efficace e permette di ottenere nuove piante sane, identiche alla pianta madre.
Quando moltiplicare l’Alocasia?
Il periodo migliore per moltiplicare un’Alocasia è in primavera o all’inizio dell’estate, quando la pianta entra nella fase di crescita attiva. In questo momento, potrà riprendersi rapidamente dallo stress causato dalla separazione e sviluppare nuove foglie in poche settimane. L’inverno, periodo di riposo vegetativo, non è consigliato per questa operazione, perché la pianta impiegherebbe più tempo ad adattarsi e rischierebbe di deperire.
Come dividere l’Alocasia?
Prima di procedere con la divisione, è importante assicurarsi che l’Alocasia sia sufficientemente matura e che abbia diversi polloni ben sviluppati. Un pollone è un giovane germoglio che si forma alla base della pianta madre, già dotato di proprie radici.
- Rimuovi delicatamente la pianta dal vaso: È preferibile inumidire leggermente il substrato il giorno prima per facilitare l’estrazione ed evitare di danneggiare le radici.
- Libera le radici e individua i polloni: Con le dita o con l’aiuto di un bastoncino, rimuovi delicatamente l’eccesso di terra attorno alle radici per distinguere meglio le diverse parti del rizoma.
- Separa i polloni: Con un coltello ben affilato e disinfettato, taglia i polloni assicurandoti che ogni sezione abbia almeno una foglia e qualche radice. Se possibile, preferisci i polloni che si staccano naturalmente.
- Lascia asciugare le ferite: Per evitare infezioni fungine, si consiglia di lasciar asciugare le parti tagliate per qualche ora prima di ripiantarle. L’applicazione di un po’ di cannella in polvere sulle ferite può anche favorire la cicatrizzazione.
- Ripianta ogni pollone in un vaso adatto: Usa un substrato leggero e ben drenante, composto da terriccio per piante tropicali, perlite e corteccia di pino. Posiziona il pollone in un vaso con fori di drenaggio e interralo leggermente, facendo attenzione a non compattare troppo la terra.
- Annaffia con moderazione: Dopo la piantumazione, una leggera annaffiatura è sufficiente per inumidire il substrato senza inzupparlo. È importante mantenere un’atmosfera umida attorno alle giovani piante senza affogarle.
Dopo la divisione, le nuove piante possono impiegare qualche settimana per adattarsi e produrre nuove foglie. Durante questo periodo, bisogna evitare l’esposizione diretta al sole, mantenere una temperatura stabile intorno ai 20-25°C e assicurare un buon tasso di umidità. Una posizione luminosa, ma filtrata, è ideale per favorire la radicazione.
L’annaffiatura deve rimanere moderata: è preferibile aspettare che il substrato si asciughi leggermente in superficie prima di annaffiare nuovamente. Un eccesso d’acqua potrebbe indebolire le giovani radici e favorire lo sviluppo di funghi.
Come abbinare l'Alocasia?
Per un effetto giungla lussureggiante, l’Alocasia può essere abbinato ad altre piante tropicali dal fogliame rigoglioso. I Filodendri e le Monstera, con le loro grandi foglie frastagliate, offrono un interessante contrasto condividendo le stesse esigenze di luce e umidità. Le Calathee e le Marante, apprezzate per il loro fogliame colorato e mobile, completano perfettamente l’Alocasia aggiungendo texture e motivi vari all’insieme.

L’Alocasia si sposa alla perfezione con il fogliame lussureggiante della Monstera
Le felci tropicali come il Nephrolepis o l’Asplenium sono anch’esse ottime compagne. Creano un sottobosco verdeggiante che ricorda le foreste umide dove l’Alocasia cresce naturalmente. Oltre a donare un effetto denso e naturale, contribuiscono ad aumentare l’umidità ambientale, benefica per tutte le piante dell’insieme.
L’Alocasia si distingue per il suo fogliame spesso lucido e nervato. Per accentuarne la brillantezza, è interessante abbinarlo a piante dal fogliame opaco o vellutato. L’Alocasia ‘Black Velvet’, ad esempio, con il suo fogliame scuro e vellutato, si sposa molto bene con un Begonia maculata, le cui foglie sono macchiate di bianco e leggermente traslucide.

Abbina l’Alocasia ad altre piante d’appartamento come il Monstera karstenianum, il Ficus elastica, il Ficus lyrata, la Sanseveria cylindrica…
Non esitare a giocare con altezze e volumi, per valorizzare il portamento slanciato e grafico dell’Alocasia. In fondo alla composizione, può essere accompagnato da grandi piante come la Strelitzia nicolai o il Ficus lyrata, che donano verticalità. Al contrario, per riempire lo spazio ai piedi dell’Alocasia, piante striscianti come il Pothos o il Peperomia prostrata possono essere collocate in vasi sospesi o posizionate nelle vicinanze per ricadere naturalmente.

Alocasia ‘Polly’, Chlorophytum comosum e Pothos Epipremnum ‘Happy Leaf’
Risorse utili
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