Coltivazione in serra: gli errori più comuni

Coltivazione in serra: gli errori più comuni

I nostri consigli per gestire al meglio le tue coltivazioni in serra

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Creato l'1 %  da Pascale 6 min.

Per un giardiniere, una serra è l’attrezzatura ideale per aumentare la produzione di ortaggi e piccoli frutti. Infatti, la serra permette di proteggere le colture dalle intemperie, prolungare le stagioni e offrire un ambiente controllato per colture esigenti. Tuttavia, coltivare sotto serra non garantisce automaticamente il successo. E anche i giardinieri più esperti possono cadere in trappole classiche, per eccesso di fiducia o semplicemente per negligenza o ignoranza. Come spazio confinato, la serra può riservare brutte sorprese e rivelarsi persino controproducente.

Scopriamo insieme gli errori più comuni commessi in una serra, che possono compromettere gravemente le tue colture, e soprattutto i consigli utili per evitarli.

Difficoltà

Non tenere conto del microclima della tua serra

Un orto all’aperto offre senza dubbio condizioni di coltivazione a volte imprevedibili, ma le piante hanno la capacità di adattarsi alle variazioni naturali. Al contrario, una serra impone di fatto un microclima ideale, ma confinato, che può rapidamente diventare estremo se non viene controllato.

La principale difficoltà della serra fredda è proprio… l’effetto serra! È del resto il suo stesso principio. Cattura il calore del sole e lo conserva. Se questa caratteristica è molto interessante durante i periodi freddi o freschi, in estate, la serra può rapidamente trasformarsi in un vero forno. Questo squilibrio termico può avere gravi conseguenze. Soprattutto se combinato a un’elevata umidità.

Ecco perché sembra essenziale equipaggiare la propria serra con strumenti di misura che possono rivelarsi molto efficaci, ovvero il termometro e l’igrometro, o persino una stazione meteo connessa. Questi strumenti permettono di seguire l’evoluzione del microclima e di adattare di conseguenza le pratiche. Allo stesso modo, in estate, quando il sole picchia, può essere necessario prevedere un sistema di ombreggiatura. Esistono ad esempio reti ombreggianti adatte ai tunnel e alle serre in plastica, oppure vernici (spesso a base di gesso) per le serre in vetro, che vengono eliminate naturalmente dalle precipitazioni.

Resta poi da evitare i principali errori commessi dal giardiniere, che non dipendono da strumenti, ma semplicemente dal buon senso.

Non aerare la serra

Uno degli errori più subdoli nella coltivazione in serra è trascurare la ventilazione. Per un giardiniere poco esperto, tenere la serra chiusa equivale a non disperdere il calore accumulato. Certo, si conserva il calore del sole, ma soprattutto si crea un’atmosfera soffocante dove l’aria non si rinnova. E le conseguenze non si fanno attendere: l’umidità ristagna, causando il marciume dei Pomodori o dei Cetrioli piantati all’interno. Altre piante dell’Orto, meno sensibili al marciume, subiranno uno stress idrico, sinonimo di crescita rallentata.

Ricorda sempre che una serra è uno spazio chiuso. Tu stesso saresti in grado di vivere in un ambiente completamente sigillato? Probabilmente no, visto che arieggi regolarmente la tua casa…

serra errore aerazione

Una ventilazione regolare della serra è essenziale

Una serra deve quindi essere aerata e aperta quotidianamente, sia d’estate che d’inverno, per permettere all’aria di rinnovarsi. È anche un modo molto semplice per equilibrare la temperatura e mantenerla in un range accettabile per le piante dell’Orto. A seconda del modello di serra, basta aprire la porta o le porte, oppure le finestre laterali, per qualche ora al giorno (le più calde!) in primavera, autunno e inverno, e per tutta la giornata d’estate.

Non preparare il terreno della serra

In una serra, il terreno è spesso messo a dura prova, perché più sollecitato che all’aperto. Le rotazioni delle colture non sono sempre rispettate, le coltivazioni sono più dense e numerose. Risultato: il terreno si esaurisce più velocemente, perché i nutrienti vengono assorbiti rapidamente dalle piante dell’orto. A volte accade il contrario. Il giardiniere zelante tende a sovra-fertilizzare il terreno della serra, causando squilibri minerali o persino carenze.

Ecco perché in una serra è essenziale preparare il terreno, proprio come si farebbe nell’orto all’aperto. È quindi necessario ammorbidirlo e aerarlo con una forca da scavo o una bioforca, poi fertilizzarlo aggiungendo un ammendante come compost ben maturo o letame decomposto. Questo lavoro di preparazione del terreno può essere fatto in autunno o in primavera, a seconda dell’utilizzo della serra.

preparazione del terreno in serra

In una serra, il terreno si esaurisce velocemente. È quindi fondamentale lavorarlo e ammendarlo regolarmente

In una serra come nell’orto, è anche possibile seminare piante per sovescio per arricchire e strutturare il terreno. Allo stesso modo, durante le coltivazioni, l’uso di macerato di ortica o consolida permetterà di stimolare le colture e rafforzare le difese immunitarie contro le malattie. Infine, anche se è piuttosto difficile in una serra, cerca di applicare almeno la rotazione delle colture.

Piantare troppo fitto in una serra

Quando un giardiniere investe in una serra, ammortizzarla è ovvio. E spesso tenderà a piantare molto, senza tenere sempre conto delle distanze di piantagione solitamente raccomandate. Tuttavia, seminare o piantare troppo fitto è un errore (legittimo) che può avere spiacevoli conseguenze. Innanzitutto, poiché non hanno sufficiente spazio vitale, le piante si ostacoleranno a vicenda e la loro crescita sarà rallentata. Gli ortaggi rischieranno di essere meno numerosi e più piccoli. Inoltre, una coltura troppo densa è un terreno favorevole per lo sviluppo di malattie crittogamiche o l’invasione di insetti parassiti comuni, come afidi, cocciniglie, ragni rossi… perché la circolazione dell’aria non è garantita.

Ecco perché è fondamentale riservare uno spazio sufficiente a ciascuna pianta. Meglio seminare o piantare meno, ma meglio. La produzione non potrà che essere migliore.

Seminare troppo presto (o troppo tardi)

In una serra, è possibile prolungare semine e piantagioni. È un dato di fatto, ma bisogna comunque tenere conto delle condizioni meteorologiche specifiche di ogni regione. È chiaro che, grazie a una serra, si possono anticipare o prolungare le coltivazioni di qualche settimana, ma immaginare di coltivare pomodori in pieno inverno è del tutto illusorio in alcune zone.

Infatti, il meteo ha un forte impatto sul riscaldamento del terreno o dell’aria, anche sotto serra. Se semini troppo presto o troppo tardi, i semi potrebbero semplicemente non germogliare. E se germogliano, le piante non avranno necessariamente le condizioni ideali per svilupparsi al meglio.

Quindi, sotto serra, la ragione deve prevalere. Si possono anticipare o prolungare le semine, ma entro limiti ragionevoli e tenendo conto delle previsioni meteorologiche.

Gestire male l'irrigazione in serra

In serra, l’irrigazione dipende da un giusto equilibrio: né troppa, né troppo poca. Al riparo dalla pioggia, le piante dipendono completamente dal giardiniere per il loro apporto d’acqua. Ma attenzione, irrigare come in pieno campo è un errore frequente, spesso gravido di conseguenze. Troppa acqua, ed è la porta aperta all’umidità stagnante, ai funghi, all’asfissia radicale e alle malattie crittogamiche. Troppo poca, e le tue colture si stressano, producono meno, o vanno a seme prematuramente.

L’umidità dell’aria essendo naturalmente più elevata in serra, l’evaporazione è ridotta, soprattutto se la ventilazione è insufficiente. Tuttavia, il substrato può seccarsi rapidamente in superficie a causa del calore accumulato. Da qui l’importanza di non fidarsi solo di ciò che si vede, ma di verificare l’umidità del terreno in profondità. Infilare un dito nella terra spesso basta per evitare un errore di valutazione.

errore di irrigazione in serra

l’irrigazione dipende da un giusto equilibrio: né troppa, né troppo poca

Ecco perché è preferibile privilegiare l’irrigazione manuale in serra, o, al limite, il sistema a goccia che permette apporti mirati e regolari, senza eccessi. Allo stesso modo, è essenziale irrigare al mattino, affinché le piante abbiano il tempo di assorbire l’acqua prima dei picchi di calore e che l’umidità non ristagni di notte. Infine, l’irrigazione deve essere adattata alle esigenze di ogni specie di piante orticole coltivate in serra. Deve soprattutto essere gestita con una regolarità assoluta.

Infine, come nell’orto, la pacciamatura è essenziale in serra, perché riduce l’evaporazione e limita le irrigazioni.

Trascurare la manutenzione della serra

Uno degli errori frequenti dei giardinieri che possiedono una serra è pensare che, col pretesto che si tratta di un luogo chiuso, sia protetta da malattie, invasioni di insetti nocivi, sporcizia… In realtà, non è affatto così! Lasciare accumulare residui di coltura, erbacce, foglie morte, vecchi tutori è un grave errore. Infatti, tutto ciò crea un ambiente favorevole allo sviluppo di spore fungine e parassiti che sverneranno tranquillamente, in attesa del ritorno della primavera. L’eliminazione dei rifiuti organici, a volte portatori di malattie, è quindi indispensabile e va fatta regolarmente per limitare i rischi.

Alla fine della stagione, è essenziale fare una pulizia approfondita: svuotare la serra, pulire i vetri per massimizzare la luminosità, spazzolare le strutture, disinfettare gli attrezzi. Usare prodotti naturali come l’aceto bianco o il sapone nero spesso basta per eliminare i microrganismi indesiderati senza danneggiare l’ecosistema. Marion ti dà qualche consiglio per questa pulizia approfondita: La pulizia autunnale della serra.

Infine, è necessario controllare regolarmente lo stato delle strutture: una copertura danneggiata, un vetro incrinato o un sistema di irrigazione a goccia ostruito possono compromettere un’intera stagione.

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