
**Portulacaria : coltivazione, cura e varietà**
Contenuto
Il Portulacaria afra in poche parole
- È una pianta grassa facile da coltivare, perfetta per gli interni
- Il suo portamento ramificato ed elegante le conferisce l’aspetto di un piccolo albero in miniatura
- Il suo fogliame, che ricorda piccole monete, è molto grafico
- Poco esigente, ama substrati ben drenati e annaffiature distanziate
- Da solo in vaso, in composizioni minerali o come bonsai, aggiunge un tocco di esotismo
La parola della nostra esperta
Il Portulacaria afra, chiamato anche porcellana d’albero, è un arbusto succulento con fogliame carnoso e lucido, spesso confuso con l’albero di giada (Crassula ovata). Originario dell’Africa australe, cresce naturalmente in climi secchi, ma si adatta perfettamente alla vita indoor alle nostre latitudini. Facile da coltivare, economico nell’uso dell’acqua, è diventato un must tra le piante grasse decorative.
Molto apprezzato per il suo fogliame verde che ricorda una moneta, a volte variegato come nel caso del Portulacaria afra ‘variegata’, questa pianta grassa affascina per il suo portamento ramificato e la silhouette di arbusto in miniatura. Apprezza substrati poveri e ben drenati, annaffiature distanziate e una luce indiretta intensa.
Per quanto riguarda la manutenzione, richiede poche cure e perdona le dimenticanze nell’irrigazione, mantenendo un aspetto equilibrato tutto l’anno. È ideale per i giardinieri principianti! Può trascorrere l’estate all’aperto, a patto di essere esposto gradualmente. Modellare il Portulacaria come bonsai è anche possibile, poiché è semplice da formare: è un ottimo soggetto se vuoi iniziare nell’arte del bonsai.
Grafico e luminoso, da solo in vaso, integrato in una composizione minerale o lavorato in forma di albero in miniatura, il Portulacaria si adatta a tutti gli stili di decorazione.
Scopri la nostra collezione di Portulacaria afra e lasciati conquistare dalla sua facilità di coltivazione, longevità e capacità di attraversare gli anni senza perdere il suo fascino!

Dettaglio del fogliame di Portulacaria afra
Botanica e descrizione
Carta d'identità
- Nome latino Portulacaria
- Nome comune Portulacaria bonsai, Albero degli elefanti, Pianta dei soldi, Portulacaria arbustiva
Il Portulacaria appartiene alla famiglia botanica delle Didiereaceae o a quella delle Portulacaceae secondo la vecchia classificazione, due famiglie che raggruppano principalmente piante succulente originarie di ambienti aridi. Questo arbusto è un parente stretto del genere Crassula, al punto da essere spesso confuso con il famoso “albero di giada” (Crassula ovata). Questa somiglianza si ritrova soprattutto nelle loro foglie carnose e nella loro capacità di immagazzinare acqua.

Una certa somiglianza con il Crassula ovata, ma le sue foglie sono più piccole
Il Portulacaria è conosciuto soprattutto con diversi nomi evocativi come “pianta di giada viola”, “portulacaria arbustiva”, “pianta dei soldi”, appellativi popolari che testimoniano il suo aspetto ornamentale e il suo portamento arbustivo, spesso confuso, ancora una volta, con il Crassula ovata.
Nel suo habitat naturale, lo si trova nell’Africa australe, in particolare in Sudafrica, dove cresce in ambienti semi-desertici, bagnati dalla luce, radicato in terreni poveri, perfettamente adattati al suo stile di vita di pianta succulenta. Piante degli ambienti aridi, i Portulacaria possiedono un metabolismo fotosintetico di tipo CAM (Crassulacean Acid Metabolism). Ciò significa che aprono i loro stomi di notte per catturare l’anidride carbonica, limitando così la perdita d’acqua per evaporazione durante le ore più calde. È un meccanismo molto efficace in climi secchi, condiviso con altre succulente.

Un Portulacaria afra in Africa, nel suo ambiente naturale
Da noi, è principalmente coltivato in interno o in una veranda ben esposta, poiché è sensibile al gelo: non tollera temperature sotto lo zero e inizia a soffrire quando il termometro scende sotto i 5 °C. Ma se coltivato in buone condizioni, il Portulacaria può vivere per diversi decenni, a volte fino a 50 anni, diventando così una pianta tanto duratura quanto decorativa nelle nostre case.
Il genere Portulacaria, a lungo considerato monospecifico, comprende oggi sette specie riconosciute, a seguito di recenti revisioni tassonomiche che hanno integrato diverse specie precedentemente classificate nel genere Ceraria. Tra queste, Portulacaria afra, a volte chiamata “piccolo albero degli elefanti”, rimane di gran lunga la più coltivata e conosciuta. Tra i suoi principali cultivar, troviamo ‘Variegata’ (Portulacaria afra var. ‘variegata’, una varietà orticola), con fogliame variegato di verde e crema, molto luminoso, e ‘Prostrata’, una forma bassa che si distingue per il suo portamento strisciante o ricadente, ideale per le sospensioni. La varietà ‘macrophylla’, invece, si caratterizza per foglie due volte più grandi rispetto alla specie tipo.

Portulacaria afra ‘Prostrata’. In alto a destra, la varietà variegata e in basso a destra, la specie tipo
Il Portulacaria cresce naturalmente sotto forma di un arbusto cespuglioso molto ramificato, che può raggiungere i 2-4 metri di altezza in natura. In vaso, la sua crescita è lenta, ma forma rapidamente una silhouette compatta e ben strutturata. Se trova le condizioni ideali, può facilmente raggiungere 1,5 metri di altezza. La sua struttura ramificata è formata da steli inizialmente flessibili e verdi, che si lignificano gradualmente diventando marrone rossastro. Il suo apparato radicale, poco profondo ma ben esteso, è perfettamente adattato a terreni drenanti e condizioni aride.
Il suo fogliame persistente, emblematico del genere, è denso, opposto, senza picciolo visibile, inserito direttamente sui rami. Le foglie sono piccole, spesse, carnose, generalmente ovali o arrotondate, lunghe 1-2 cm, abbastanza simili a quelle di Crassula ovata, ma generalmente più sottili e flessibili. La loro superficie è liscia, spesso lucida, capace di trattenere l’acqua, con un colore che va dal verde giada al verde scuro, a seconda dell’esposizione e del cultivar. Alcune forme variegate presentano un bordo crema o giallastro particolarmente luminoso, altre diventano rossastre in caso di forte esposizione al sole.
La fioritura, sebbene rara in coltivazione, è discreta ed elegante. Appare principalmente su esemplari maturi e ben stabilizzati, in condizioni di luce ottimali, sotto forma di piccoli fiori stellati a cinque petali, di colore rosa pallido o malva, raggruppati in infiorescenze terminali. Nel suo habitat naturale, la fioritura avviene solitamente alla fine dell’estate o all’inizio dell’autunno.
In alcune regioni del Sudafrica, il Portulacaria afra è utilizzato in programmi di riforestazione ecologica, poiché svolge un ruolo importante nella ritenzione del carbonio e nel ripristino di terreni degradati. È anche una fonte di cibo per gli elefanti, che contribuiscono così alla sua disseminazione in natura.

La fioritura avviene solo quando l’arbusto vive in condizioni esterne
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**Coltivazione in vaso e condizioni di crescita del Portulacaria in interno** Il Portulacaria, conosciuto anche come "albero dei soldi" o "pianta dell'elefante", è una pianta succulenta molto apprezzata per la sua facilità di coltivazione e il suo aspetto decorativo. Ecco alcuni consigli per coltivarlo con successo in casa. ### **Scelta del vaso** - **Materiale**: Opta per un vaso in terracotta o ceramica, che favorisce la traspirazione delle radici. - **Dimensione**: Scegli un vaso leggermente più grande della zolla radicale, con fori di drenaggio per evitare ristagni d'acqua. ### **Terra e substrato** - Utilizza un terriccio ben drenante, specifico per piante grasse o cactacee. - Puoi aggiungere sabbia o perlite per migliorare il drenaggio. ### **Esposizione alla luce** - **Luce intensa**: Posiziona la pianta in un luogo luminoso, vicino a una finestra esposta a sud o ovest. - **Attenzione al sole diretto**: Evita l'esposizione prolungata ai raggi solari diretti, soprattutto in estate, per prevenire scottature. ### **Temperatura e umidità** - **Temperatura ideale**: Tra i 18°C e i 25°C. Evita correnti d'aria fredda e temperature inferiori ai 10°C. - **Umidità**: Il Portulacaria si adatta bene all'umidità domestica, ma evita ambienti troppo secchi. ### **Annaffiatura** - **Frequenza**: Innaffia moderatamente, lasciando asciugare il terriccio tra un'annaffiatura e l'altra. - **In inverno**: Riduci ulteriormente le annaffiature, poiché la pianta entra in un periodo di riposo. ### **Concimazione** - **Periodo**: Da primavera a estate, concima ogni 4-6 settimane con un fertilizzante specifico per piante grasse. - **Diluizione**: Usa metà della dose consigliata per evitare un eccesso di nutrienti. ### **Potatura e manutenzione** - **Potatura**: Puoi potare i rami troppo lunghi per mantenere una forma compatta. - **Pulizia**: Rimovi le foglie secche o danneggiate per favorire una crescita sana. ### **Rinvaso** - **Frequenza**: Ogni 2-3 anni, quando le radici hanno riempito il vaso. - **Procedura**: Scegli un vaso leggermente più grande e rinnova il terriccio. ### **Problemi comuni** - **Foglie gialle**: Segno di eccesso d'acqua. Riduci le annaffiature. - **Foglie cadenti**: Potrebbe indicare carenza d'acqua o luce insufficiente. Con queste semplici cure, il tuo Portulacaria crescerà rigoglioso e diventerà un elemento decorativo perfetto per la tua casa!
Quando piantare un Portulacaria afra in vaso?
La piantumazione del Portulacaria in vaso può essere effettuata in qualsiasi periodo dell’anno, a patto che le temperature siano stabili e che la luce sia sufficiente.
Dove posizionare il vaso?
Il Portulacaria afra è una pianta non rustica. La sua resistenza si limita a circa 10 °C, il che significa che non tollera il gelo, anche leggero. Al di sotto di questa temperatura, i suoi tessuti succulenti iniziano a soffrire e un’esposizione prolungata al freddo può causare danni irreversibili, persino la morte della pianta.
Nelle regioni mediterranee (zone costiere, Corsica…), può essere tentato in piena terra, a condizione di essere collocato in un terreno perfettamente drenato, riparato e con protezione invernale (velo, serra fredda, ecc.), ma rimane comunque rischioso.
In interno, il Portulacaria prospera in una luce indiretta intensa, tollerando anche un po’ di sole mite, specialmente al mattino o alla sera. Troverà facilmente il suo posto vicino a una finestra esposta a est o ovest, protetto dal sole diretto e intenso. È una pianta ideale per i nostri interni riscaldati, purché si rispetti una temperatura compresa tra 18 e 25 °C, con un minimo di 10 °C in inverno. Il Portulacaria può anche essere collocato in una serra calda o temperata, a condizione di beneficiare di una buona luminosità e di un’aria ben ventilata, senza eccessi di umidità. Si adatta bene a un’umidità ambientale moderata, tra il 30 e il 50%, condizioni tipiche della maggior parte delle abitazioni.
Apprezza inoltre un soggiorno all’aperto durante la bella stagione: non appena le temperature notturne superano regolarmente i 12 °C (generalmente da maggio a settembre), può essere spostato su un balcone, una terrazza o in un giardino, avendo cura di esporlo gradualmente alla luce per evitare scottature. Deve essere assolutamente riportato all’interno non appena le temperature notturne si avvicinano ai 10-12 °C.

Riservate un posto sufficientemente luminoso al vostro portulacaria
Quale substrato utilizzare?
Il Portulacaria ha bisogno di un substrato perfettamente drenante per evitare il rischio di marciume radicale. Un miscela speciale per cactus e piante grasse è fortemente consigliata. Questo tipo di substrato permette all’acqua di scorrere rapidamente e previene il ristagno idrico. È anche possibile preparare un ottimo substrato fatto in casa mescolando:
- 1/2 di terriccio leggero,
- 1/4 di sabbia grossolana (tipo sabbia di fiume),
- 1/4 di perlite (o in alternativa, pomice o ghiaia fine).
Come piantare il Portulacaria in vaso: i passaggi
- Scegliere un vaso con fori sul fondo, preferibilmente in terracotta per favorire la respirazione delle radici.
- Aggiungere uno strato drenante (palline d’argilla, ghiaia o cocci di terracotta) sul fondo del vaso.
- Riempire con un substrato per cactus, leggero e ben drenante.
- Posizionare la pianta senza interrare il colletto (la base del fusto) e comprimere delicatamente.
- Aspettare qualche giorno prima della prima annaffiatura, per permettere alle radici di adattarsi.
- Collocare il vaso in un luogo molto luminoso, senza sole diretto e intenso.
**Cura del Portulacaria in interno** Il Portulacaria, conosciuto anche come "albero della giada nano", è una pianta succulenta perfetta per gli interni grazie alla sua facilità di coltivazione e al suo aspetto decorativo. Ecco alcuni consigli per mantenerlo in salute e rigoglioso. ### **Luce** Posiziona il tuo Portulacaria in un luogo luminoso, preferibilmente vicino a una finestra esposta a sud o ovest. Questa pianta ama la luce intensa ma indiretta. In inverno, assicurati che riceva abbastanza luce per evitare che gli steli si allunghino eccessivamente. ### **Annaffiatura** Come molte piante grasse, il Portulacaria tollera bene la siccità. Lascia asciugare completamente il terreno tra un'annaffiatura e l'altra. In estate, annaffia moderatamente ogni 7-10 giorni, mentre in inverno riduci la frequenza a una volta al mese. Evita i ristagni d'acqua per prevenire marciumi radicali. ### **Temperatura** Il Portulacaria preferisce temperature tra i 18°C e i 24°C. Tuttavia, può tollerare temperature più basse (fino a 10°C) durante l'inverno. Evita correnti d'aria fredda e sbalzi termici improvvisi. ### **Terreno** Utilizza un terriccio ben drenante, specifico per piante grasse o cactacee. Puoi aggiungere sabbia o perlite per migliorare il drenaggio. ### **Concimazione** Durante la stagione di crescita (primavera ed estate), concima la pianta una volta al mese con un fertilizzante bilanciato per piante grasse, diluito a metà della dose consigliata. ### **Potatura e Rinvaso** Il Portulacaria risponde bene alla potatura, che può essere effettuata per mantenere la forma desiderata o per stimolare una crescita più compatta. Rinvasalo ogni 2-3 anni in un contenitore leggermente più grande, preferibilmente in primavera. ### **Problemi Comuni** - **Foglie molli o gialle**: Segno di eccesso d'acqua. Riduci le annaffiature e controlla il drenaggio. - **Steli allungati**: Mancanza di luce. Sposta la pianta in un luogo più luminoso. - **Parassiti**: Controlla la presenza di cocciniglie o afidi. Tratta con un insetticida naturale se necessario. Con queste semplici cure, il tuo Portulacaria sarà una splendida aggiunta alla tua collezione di piante d'appartamento!
Il Portulacaria è una pianta poco esigente, ma alcuni semplici gesti ne assicurano la longevità e la bellezza. Ecco come prendersi cura di un Portulacaria:
Irrigazione del Portulacaria
Il Portulacaria è una succulenta che non ama l’umidità eccessiva. È essenziale lasciare asciugare completamente il substrato tra un’annaffiatura e l’altra. Durante il periodo di crescita (primavera-estate), un’annaffiatura ogni due o tre settimane può essere sufficiente, adattandola al calore e alla luminosità. Queste piante tollerano perfettamente la siccità e possono rimanere diverse settimane senza acqua, senza soffrirne. In autunno e in inverno, è preferibile ridurre drasticamente gli apporti idrici, o addirittura non annaffiare per diverse settimane se la stanza è fresca e poco luminosa.
La nebulizzazione è inutile, poiché questa pianta tollera molto bene l’aria secca degli interni. Non apprezza che le sue foglie rimangano umide per lunghi periodi. Un apporto di fertilizzante non è assolutamente necessario.
Potatura del Portulacaria: perché e come farla?
La potatura è facoltativa, ma può rivelarsi utile per mantenere una silhouette equilibrata, limitare l’altezza in vaso o favorire la ramificazione per ottenere un portamento più denso. Si pratica preferibilmente in primavera, verso maggio. Questo periodo corrisponde alla ripresa della crescita, facilitando la cicatrizzazione e la ripresa. Potature più leggere possono comunque essere effettuate durante tutto l’anno. Come per le Crassula, è preferibile procedere a mano, spezzando i rami a livello di un nodo. La cicatrizzazione è così più rapida e spesso più pulita rispetto a un taglio netto.
Spesso compaiono polloni alla base del tronco: possono essere eliminati per mantenere una forma a tronco unico, a meno che non si desideri coltivare la pianta con più tronchi. Il Portulacaria tollera molto bene potature severe: una pianta diventata troppo grande può essere accorciata drasticamente e ricrescerà senza difficoltà. Reagisce bene alla potatura e può persino essere formato come bonsai.

Sebbene facoltativa, la potatura può essere effettuata se la tua pianta occupa troppo spazio in casa
Quando e come rinvasare un Portulacaria?
Il rinvaso si effettua ogni due o tre anni, preferibilmente in primavera, quando la pianta sembra stretta nel vaso o il substrato diventa compatto. Si sceglierà un vaso leggermente più grande del precedente, sempre con un buon drenaggio. Durante il rinvaso, è possibile rinfrescare leggermente le radici (rimuovendo quelle danneggiate) e rinnovare completamente il substrato. Attendere almeno 15 giorni prima di annaffiare.
**Parassiti e malattie del Portulacaria: come evitarli in casa?** Il Portulacaria, una pianta succulenta apprezzata per la sua resistenza e facilità di coltivazione, può comunque essere soggetto a parassiti e malattie, soprattutto quando coltivato in ambienti chiusi. Ecco alcuni consigli per prevenire e gestire questi problemi. ### **1. Parassiti comuni del Portulacaria** - **Cocciniglie**: Questi insetti si annidano sulle foglie e sugli steli, succhiando la linfa e indebolendo la pianta. **Prevenzione**: Ispeziona regolarmente la pianta e rimuovi manualmente le cocciniglie con un batuffolo di cotone imbevuto di alcol. **Trattamento**: Usa un insetticida specifico o una soluzione di acqua e sapone neutro. - **Afidi**: Piccoli insetti verdi o neri che attaccano le nuove crescite. **Prevenzione**: Mantieni la pianta in un ambiente ben ventilato e controlla spesso la presenza di afidi. **Trattamento**: Spruzza la pianta con acqua saponata o usa un insetticida naturale. - **Ragnetti rossi**: Appaiono come minuscoli puntini rossi e causano ragnatele sottili tra le foglie. **Prevenzione**: Aumenta l'umidità ambientale e nebulizza la pianta regolarmente. **Trattamento**: Applica un acaricida o lava la pianta con acqua tiepida. ### **2. Malattie comuni** - **Marciume radicale**: Causato da un eccesso di acqua, porta a radici molli e scure. **Prevenzione**: Assicurati che il terriccio sia ben drenato e lascia asciugare il substrato tra un'annaffiatura e l'altra. **Trattamento**: Rimuovi le parti marce e rinvasala in terriccio fresco. - **Muffa grigia (Botrytis)**: Si manifesta con macchie grigie sulle foglie. **Prevenzione**: Evita di bagnare le foglie e assicura una buona circolazione dell'aria. **Trattamento**: Rimuovi le parti infette e tratta con un fungicida. ### **3. Consigli generali per la prevenzione** - **Luce adeguata**: Posiziona la pianta in un luogo luminoso ma senza luce diretta troppo intensa. - **Annaffiature moderate**: Lascia asciugare il terriccio tra un'annaffiatura e l'altra. - **Pulizia regolare**: Rimuovi polvere e detriti dalle foglie per evitare l'accumulo di parassiti. - **Ispezione periodica**: Controlla spesso la pianta per individuare eventuali problemi prima che si aggravino. Con queste precauzioni, il tuo Portulacaria rimarrà sano e rigoglioso anche in casa!
Il Portulacaria è generalmente una pianta robusta e poco soggetta a malattie, soprattutto in appartamento. Tuttavia, alcuni errori di coltivazione o condizioni sfavorevoli possono favorire la comparsa di parassiti o sintomi legati a uno stress ambientale.
Parassiti possibili del Portulacaria in appartamento
Il Portulacaria è raramente colpito da parassiti, ma occasionalmente può attirare cocciniglie o afidi.
Scopri tutti i nostri consigli per identificarli facilmente ed eliminarli in modo naturale:
- →Afidi: identificazione e trattamento e Come eliminare gli afidi dalle piante d’appartamento?
- →Cocciniglie: identificazione e trattamento
Malattie frequenti del Portulacaria: segni e precauzioni
Le malattie osservate nel Portulacaria sono quasi sempre legate a un eccesso di umidità o a una posizione sbagliata:
- Marciume radicale: causato da un substrato poco drenante o da annaffiature troppo frequenti. Le foglie si ammorbidiscono, il fusto può annerirsi alla base e la pianta deperisce rapidamente. È necessario rinvasare urgentemente in un substrato asciutto e ben drenante, dopo aver rimosso le parti colpite.
- Appassimento: spesso dovuto a un eccesso d’acqua, anche se il terreno sembra asciutto in superficie. Controllare sempre l’umidità in profondità prima di annaffiare.
- Etilazione: si manifesta con fusti lunghi, sottili, con uno spazio eccessivo tra le foglie. È un chiaro segnale di mancanza di luce. Spostare la pianta in un luogo più luminoso, idealmente vicino a una finestra ben esposta.
Precauzioni da adottare:
- Non lasciare mai acqua stagnante nel sottovaso.
- Utilizzare un substrato molto drenante e un vaso forato.
- Lasciare sempre asciugare completamente il substrato tra un’annaffiatura e l’altra.
- Offrire una luce indiretta molto intensa, o anche un po’ di sole delicato.
- Evitare cambiamenti bruschi di temperatura e correnti d’aria fredda.
Come fare talee di Portulacaria afra?
Il Portulacaria si presta molto bene alla moltiplicazione, anche per i giardinieri principianti. Per ottimizzare le possibilità di successo, si consiglia di effettuare le talee in primavera o in estate, quando la pianta è in pieno sviluppo. Il calore e la luce favoriscono un radicamento rapido e sano. La riproduzione per seme è possibile, ma la talea di steli o foglie sono le tecniche più affidabili.
Talea di steli:
- Prelevare uno stelo sano e vigoroso di circa 8-10 cm, a livello di un nodo, con diverse foglie.
- Lasciare asciugare la talea all’aria aperta (ma non al sole!) per 2-5 giorni.
- Piantare la talea in un vaso piccolo riempito di substrato per cactus, asciutto e ben drenante.
- Non annaffiare subito: aspettare circa 5 giorni prima di effettuare una prima annaffiatura leggera (un’irrigazione immediata su una ferita fresca, anche se piantata) aumenta il rischio di marciume.
- Posizionare alla luce, a 20°C, senza sole diretto.
- Successivamente, mantenere il substrato leggermente umido, ma mai inzuppato.
- Le radici compaiono in 2-3 settimane.

Taleate in un substrato ultra drenante
Talea di foglie (più lenta, ma possibile):
- Staccare delicatamente una foglia sana.
- Lasciare asciugare la base per qualche giorno per evitare il marciume.
- Posare semplicemente la foglia sulla superficie di un substrato asciutto e drenante, senza infilarla.
- Mantenere una luce intensa, senza sole diretto, e un ambiente leggermente umido.
- Con pazienza, un nuovo germoglio può apparire alla base della foglia.
Come integrare il Portulacaria nella tua decorazione d'interni?
Con il suo portamento strutturato, il fogliame denso e luminoso e il suo aspetto di piccolo arbusto esotico, il Portulacaria è una pianta grafica che si integra perfettamente in molti interni. Apporta un tocco di verde strutturato.
Trova naturalmente il suo posto negli spazi luminosi della casa: un soggiorno dove attira lo sguardo, una cucina luminosa dove aggiunge un tocco vegetale senza ingombrare (funziona molto bene in abbinamento con le piante aromatiche, per un angolo verde sia utile che decorativo) o ancora una camera da letto immersa nella luce, che veste con il suo verde rilassante. In una veranda o un giardino d’inverno, diventa un vero e proprio arbusto ornamentale, valorizzato in un grande vaso per sottolineare le sue linee eleganti.
Per creare un’atmosfera più minerale, può essere abbinato ad altre piante succulente come le Echeverie, Aeonium, Haworthia, Aloe, Sedum o ancora cactus globulari come la Mammillaria. Riuniti in una composizione sobria, arricchita da ciottoli, ghiaia o sabbia chiara, questi compagni evocano i paesaggi aridi dell’Africa australe, suo ambiente d’origine.
Infine, per gli appassionati di forme artistiche, il Portulacaria si presta meravigliosamente alla coltivazione in bonsai. Facile da modellare, reattivo alla potatura e naturalmente ramificato, permette di comporre piccole scene vegetali zen, piene di carattere e serenità.

Il Portulacaria si inserisce in molte decorazioni
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Domande frequenti
-
Perché il mio Portulacaria perde le foglie?
La caduta delle foglie è spesso dovuta a un eccesso d'acqua, soprattutto se il substrato rimane umido in modo permanente. Anche una mancanza di luce, una corrente d'aria fredda o uno shock termico possono esserne la causa. A volte, la pianta reagisce semplicemente a un cambio di posizione o a uno stress temporaneo. Assicurati di lasciare asciugare il terreno tra un'annaffiatura e l'altra e posiziona la pianta in un luogo luminoso, al riparo da brusche variazioni di temperatura.
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