
Coltivare i fagioli: trucchi e consigli
Tutto quello che c'è da sapere per seminarli, curarli e raccoglierli
Contenuto
I fagioli (Phaseolus vulgaris), con la loro diversità di forme, colori e sapori, sono legumi indispensabili nell’orto. Fagiolini a filo, fagiolini mangiatutto, fagioli da sgranare, fagioli di Spagna, fagioli nani o fagioli rampicanti, la scelta è vasta e i loro frutti si prestano a tutte le variazioni culinarie. Si coltivano per i loro baccelli immaturi e freschi (fagiolini) o per i loro semi da sgranare e consumare secchi o semi-secchi. I baccelli sono generalmente verdi, a volte gialli (fagiolo burro), striati di rosso o addirittura viola. Offrono una ricca fonte di proteine, fibre e vitamine. Facili da coltivare, hanno bisogno di un buon terreno da giardino, sole e calore per fruttificare. Segui i nostri consigli per coltivare bene i fagioli nell’orto e gustarli in tutte le loro forme.
→ Scopri la nostra scheda completa sul Fagiolo
Tipi di fagioli e loro caratteristiche
Un fagiolo, tanti fagioli! I fagioli si presentano in diverse varietà, ognuna con le sue specificità:
- I fagioli da sgranare: Si raccolgono per i loro semi. Si consumano secchi o freschi, a seconda della varietà.
- I fagioli a filetto e senza fili offrono una consistenza tenera, senza il fastidio dei fili sgradevoli.
- I fagiolini mangiatutto: L’intero baccello è commestibile, il che li rende ortaggi molto apprezzati per la loro facilità di preparazione.
- I fagioli di Spagna: Conosciuti per i loro grandi baccelli e i loro bei fiori, possono essere utilizzati come fagioli da sgranare o verdi.
- I fagioli nani e a rami: si distinguono per il loro modo di crescere, i nani essendo più compatti, mentre quelli a rami necessitano di un supporto per arrampicarsi.
Dove seminare i fagioli?
Scegliete un luogo soleggiato, ma non troppo caldo e riparato dal vento. Poco esigenti, i fagioli si adattano a tutti i tipi di terreno, anche quelli più comuni, ma preferiscono un suolo leggero, fertile, poco calcareo e ben drenato. Evitate terreni troppo umidi o troppo ricchi, che favorirebbero lo sviluppo del fogliame a scapito dei baccelli.
Quando seminare i fagioli?
La semina dei fagioli si effettua direttamente in piena terra dopo le ultime gelate, da maggio a metà agosto, in un terreno riscaldato, a partire da aprile nelle regioni del sud o da maggio più a nord. Sensibile al freddo, ha bisogno che il terreno abbia raggiunto almeno i 15°C prima di essere seminato. Sotto cassone o tunnel, la semina dei fagioli può iniziare già da metà marzo.
Come seminare i fagioli?
Per preparare il terreno destinato alla semina, iniziate ad ammorbidire il terreno senza rivoltarlo utilizzando una grelinette o una forca vanga. Rimuovete poi le erbacce manualmente o con un rastrello e livellate la superficie dell’aiuola. Avrete cura, ben prima, di ammendare il terreno con del compost o letame ben decomposto. I suoi grossi semi si seminano direttamente in terra, in file o a postarelle.
Semina in piena terra
- La vigilia della semina, fate ammollare i semi di fagioli in acqua tiepida per facilitare la germinazione.
- Tracciate dei solchi profondi 3-4 cm, distanziandoli di 40 cm per le varietà nane e di 70 cm per quelle che necessitano di sostegni.
- Innaffiate abbondantemente lungo i solchi con un annaffiatoio.
- Seminate i semi in fila, distanziandoli di 5-7 cm, o a postarelle di 4-5 semi a intervalli di 40 cm.
- Ricoprite i semi con terra e usate il dorso di un rastrello per compattare leggermente.
- Dopo la germinazione, riprendete le innaffiature regolari.
Semina sotto cassone
Assicuratevi che la temperatura del terreno sia di almeno 15°C, necessaria per lo sviluppo del fagiolo, un ortaggio sensibile al freddo. Posizionate i vostri cassoni in modo che siano esposti a sud o ovest, per massimizzare l’esposizione al sole. L’aerazione dei cassoni deve essere effettuata durante le ore più calde per favorire una buona circolazione dell’aria, avendo cura di rimuovere le protezioni solo quando il rischio di gelate è definitivamente scongiurato.
Cura dei fagioli per un raccolto abbondante
Irrigazione
I fagioli non richiedono cure particolari a parte eventuali annaffiature in caso di clima secco. Le annaffiature vanno effettuate con il beccuccio dell’annaffiatoio, alla base delle piante.
Sarchiatura e diserbo
È utile rincalzare le piante a partire dallo stadio delle due prime foglie. Si può formare un leggero solco lungo la linea di rincalzatura per facilitare e ottimizzare l’acqua d’irrigazione, che va preferibilmente somministrata con il beccuccio dell’annaffiatoio. Una volta che le piante sono ben sviluppate, vi consigliamo di pacciamare il terreno. Se lasciate il terreno scoperto, dovrete procedere con sarchiature e diserbi regolari per prevenire la comparsa di “erbacce”.
Sostenere i fagioli rampicanti
I fagioli rampicanti come ‘Phénomène’ o ‘Melissa’ necessitano di sostegni: possono essere costituiti da tutori alti da 2 a 3 metri, da reti per rampicanti, da strutture a tenda canadese, a tipi o persino da piante di mais a cui si aggrapperanno durante la crescita. Qualsiasi elemento in altezza può diventare il sostegno per questo tipo di fagiolo, conferendo alla coltivazione un aspetto molto estetico.
Per saperne di più sulle tecniche di tutoraggio, consultate la nostra scheda consiglio.
Quando e come raccogliere i fagioli?
La raccolta
Le prime raccolte si effettuano circa 60 giorni dopo la semina e fino alla fine di ottobre. Non esitate a scalare le semine dei fagioli ogni 15 giorni per un raccolto continuo fino alla fine dell’autunno. La raccolta avviene circa ogni 2 o 3 giorni per i fagiolini (allo stadio fine o extra-fine), staccando semplicemente i baccelli. Per i fagioli freschi, la raccolta deve avvenire quando i baccelli sono sodi e ben formati, prima che diventino fibrosi e inizino a seccare. Per i fagioli da sgranare, attendete che i semi siano ben formati e che i baccelli siano diventati fragili. La raccolta dei fagioli secchi si effettuerà tagliando completamente la pianta che verrà appesa in un luogo asciutto e aerato.
Consigli per la conservazione
Per i fagioli destinati a essere conservati secchi, lasciateli essiccare completamente all’aria aperta o in un luogo ben ventilato prima di riporli. Mettete i fagioli in contenitori ermetici, come barattoli di vetro o sacchetti di plastica con chiusura zip, per proteggerli dall’umidità e dai parassiti.
- Per i fagioli freschi, conservateli in frigorifero dove si manterranno per circa una settimana. Possono anche essere sbollentati (immersi per qualche minuto in acqua bollente e poi raffreddati rapidamente) prima di essere congelati, il che permette di preservarne la consistenza e il sapore per una conservazione a lungo termine.
- I fagioli secchi possono essere conservati in un luogo fresco, asciutto e al riparo dalla luce per una durata che va da diversi mesi a un anno.
Lotta contro malattie e parassiti
I fagioli crescono nella maggior parte dei casi senza alcun problema. In generale, i fagiolini mangiatutto sono meno sensibili alle malattie. Tuttavia, tra i parassiti possibili, si possono trovare gli afidi e la bruco delle leguminose. Se gli attacchi di afidi possono essere facilmente controllati con spruzzi di acqua e sapone nero (diluito al 20%), la lotta contro il bruco è più complicata. Nessuna preoccupazione però: questo insetto sverna nei semi e quelli in commercio sono puliti, quindi il rischio è basso.
Le malattie sono piuttosto rare e, quando compaiono, sono per lo più di origine crittogamica: oidio, ruggine del fagiolo, antracnosi, sclerotinia… Per evitarle, non bagnate il fogliame e rispettate le distanze di piantagione.
Contro il virus del mosaico, combattete gli afidi che indeboliscono la pianta e scegliete varietà particolarmente resistenti, come ‘Argus’, ‘Castandel’ oppure ‘Delinel’.
Associazioni vegetali benefiche
Nell’orto, i fagioli sono degli ottimi compagni, si associano bene con quasi tutte le verdure. I fagioli si abbinano perfettamente con zucche e mais, ma anche con melanzane, carote, cavoli, patate e ravanelli, poiché si proteggono a vicenda riducendo il rischio di malattie. Evitate però di piantarli vicino alle alliacee come porri, aglio, cipolle, scalogno, finocchio e altre fabacee come i piselli e le fave.
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