Felce di Boston (Nephrolepis): Coltivazione e cura

Felce di Boston (Nephrolepis): Coltivazione e cura

Contenuto

Modificato l'mercoledì 21 maggio 2025  da Arthur 12 min.

La felce di Boston in poche parole

  • È una felce con lunghe fronde ricadenti finemente incise
  • Offre un fogliame lussureggiante e arioso, perfetto per creare un’atmosfera esotica
  • All’interno o in una veranda, la sua bella vegetazione persiste in inverno
  • È una felce tropicale di grande facilità di coltivazione
  • È una pianta depurativa che contribuisce a purificare l’aria del tuo interno
Difficoltà

Il parere della nostra esperta

Il Nephrolepis, più conosciuto come Felce di Boston, è una felce apprezzata per il suo fogliame lussureggiante e finemente diviso. Con le sue lunghe fronde ricoperte di piccole foglie finemente incise, dona un tocco esotico ed elegante a qualsiasi interno, come l’iconica Nephrolepis exaltata ‘Bostoniensis’ le cui grandi fronde ricadono con grazia.

Facile da coltivare, questa felce tropicale prospera in luce indiretta e in un’atmosfera umida, condizioni essenziali per il suo buon sviluppo. Un’annaffiatura regolare, senza eccessi, permette di mantenere il substrato leggermente umido, mentre una nebulizzazione occasionale preserva la freschezza del fogliame.

Il Nephrolepis si trova bene in un substrato ricco e drenante, composto da terriccio, torba e perlite. Con il suo portamento denso e arioso, questa felce è ideale per creare un’atmosfera da giungla urbana in un soggiorno, un bagno o una veranda. Questa felce da interno è inoltre una pianta depurativa riconosciuta per migliorare la qualità dell’aria catturando alcune tossine domestiche.

Scopri la nostra gamma di Nephrolepis e trova quella che esalterà il tuo interno!

E per saperne di più sulle felci, non esitare a consultare la nostra scheda completa: “Le felci: piantare e coltivare” e anche il nostro dossier “Coltivare le felci in interno”.

felce di Boston ambiente naturale

Nephrolepis cordifolia in un giardino botanico

Botanica

Carta d'identità

  • Nome latino Nephrolepis

Il Nephrolepis, più conosciuto come Felce di Boston, appartiene alla famiglia delle Nephrolepidaceae o, secondo alcune classificazioni, a quella delle Dryopteridaceae. Il suo nome scientifico deriva dal greco nephros, che significa “rene”, e lepis, che vuol dire “squama”, in riferimento alla forma caratteristica dei suoi sori, le strutture contenenti le spore situate sulla pagina inferiore delle fronde.

Nel suo ambiente naturale, il Nephrolepis cresce nei climi tropicali e subtropicali, spesso nel sottobosco umido o come epifita su altre piante. La si trova in America centrale e meridionale, nel Sud-Est asiatico e in Australia, dove beneficia di un’atmosfera calda e umida. Generalmente non rustica, da noi viene coltivata in interno, ad esempio in una veranda, dove il suo bel fogliame persiste in inverno. Il genere comprende una trentina di specie. Tra le specie più coltivate troviamo:

  • Nephrolepis exaltata, la più diffusa, di cui la famosa varietà ‘Boston’ è apprezzata per le fronde elegantemente arcuate.
  • Nephrolepis cordifolia, che si distingue per la sua rusticità fino a -8°C e un portamento più compatto.
  • Nephrolepis obliterata, talvolta chiamata felce di Kimberley, con fronde più rigide.
Nephrolepis felce di Boston Kimberley

Nephrolepis obliterata Kimberley

Il Nephrolepis exaltata vanta numerosi cultivar dalle silhouette varie, ognuno con il suo fascino particolare:

  • ‘Bostoniensis’: seduce con le sue lunghe fronde verde brillante e il portamento generosamente ricadente.
  • ‘Green Lady’: rinomata per le fronde più spesse e leggermente ondulate, offre un aspetto lussureggiante e denso.
  • ‘Duffii’: presenta fronde compatte con foglie tonde e lucide, ideale per chi cerca un tocco di originalità.
  • ‘Fluffy Ruffles’: conosciuta per le fronde molto frastagliate e arricciate, dona una texture unica e aerea.
  • ‘Teddy Junior’: una versione nana con fronde corte e dense, perfetta per piccoli spazi o terrari.
  • ‘Whitmanii’: mostra fronde più ampie e robuste, con una crescita vigorosa e un bel colore verde.
Felce di Boston exaltata

Nephrolepis exaltata

Il Nephrolepis è una felce perenne che forma un cespo denso, elegante con portamento eretto, raggiungendo circa 50 cm di altezza. Si espande teoricamente senza limiti grazie a un sistema rizomatoso strisciante. In vaso, la sua espansione sarà contenuta.

Il fogliame si distingue per la sua finezza ed eleganza, formato da fronde flessibili e allungate, finemente divise, che conferiscono alla pianta un portamento leggero e vaporoso. Queste fronde, che misurano fino a 50 cm di lunghezza in una pianta adulta, sono generalmente arcuate e nascono da un rachide centrale sottile ma resistente. Le pinne, o foglioline, che compongono ogni fronde, sono inserite in modo alterno o opposto a seconda delle specie. Sono strette, lanceolate e spesso leggermente asimmetriche alla base. I loro margini possono essere interi, finemente crenati o delicatamente ondulati, accentuando l’aspetto delicato del fogliame. Ogni pinna è percorsa da una nervatura mediana ben marcata, che struttura la foglia e contribuisce alla sua flessibilità. Nel caso di Nephrolepis exaltata, specie emblematica del genere, le fronde sono particolarmente lunghe e flessibili, assumendo un portamento naturalmente ricadente.

Il colore del fogliame varia in base alle condizioni di coltivazione, oscillando tra verde molto vivace, tenero e verde intenso, talvolta con sfumature leggermente glauche. La superficie delle fronde è liscia e a volte leggermente lucida.

Come tutte le felci, Nephrolepis non produce né fiori né frutti e assicura la sua riproduzione attraverso la dispersione delle spore. Queste spore si formano sotto le fronde, raggruppate in strutture chiamate sori. Nel caso di Nephrolepis, questi sori sono ricoperti da indusi membranosi, piccole strutture protettive a forma di squama che regolano il rilascio delle spore a maturità.

Sori fronde Nephrolepis

Nephrolepis exaltata (© Forest and Kim Starr)

Apprezzata per il suo fogliame denso e aereo, questa felce è amata in interno anche per la sua capacità di umidificare l’aria e assorbire alcune tossine presenti nell’atmosfera, come la formaldeide e lo xilene. È quindi ideale per migliorare la qualità dell’aria nelle case e negli appartamenti.

Principali specie e varietà

Nephrolepis cordifolia Artic Jungle - Felce cordifolia

Nephrolepis cordifolia Artic Jungle - Felce cordifolia

La più rustica tra questo genere di felci, si adatta anche all'interno o in una veranda.
  • Altezza a maturità 50 cm

Coltivazione del Nephrolepis in interno

Dove posizionare una felce di Boston in casa?

Il Nephrolepis ama una luce intensa, ma indiretta. Deve essere collocato in mezz’ombra, idealmente vicino a una finestra esposta a est o a nord. Una luce troppo diretta rischia di bruciarne il fogliame, mentre una carenza di luminosità lo renderà meno folto e meno vigoroso. Preferisce una temperatura ambiente compresa tra i 18 e i 24°C e non tollera temperature inferiori ai 12°C. L’umidità deve essere elevata, poiché un’aria troppo secca può far diventare brune le fronde. Per mantenere un buon livello di umidità, si consiglia di vaporizzare regolarmente il fogliame o di posizionare il vaso su un vassoio con palline di argilla umide.

Quando piantare una Felce di Boston in vaso?

La Felce di Boston può essere piantata tutto l’anno, in interno, ma la primavera è il periodo ideale per permetterle di adattarsi bene al nuovo ambiente.

Come piantarla in vaso?

La scelta del vaso è importante: deve essere forato sul fondo per garantire un buon drenaggio. Si consiglia un vaso in terracotta non smaltata, poiché permette una migliore evaporazione dell’umidità in eccesso. Le sue dimensioni devono essere leggermente superiori a quelle del pane di terra, senza essere troppo grandi per evitare che l’acqua ristagni in un substrato troppo voluminoso.

Quale substrato scegliere?

Il Nephrolepis ha bisogno di un substrato leggero, ben drenante e ricco di materia organica. Un buon mix può essere composto in parti uguali da:

  • Terriccio
  • Torba o sfagno, per trattenere l’umidità senza asfissiare le radici
  • Perlite o sabbia, per migliorare il drenaggio

Passaggi per la piantumazione in vaso

  1. Scegliere un vaso forato per permettere lo scolo dell’acqua.
  2. Depositare uno strato drenante (2-3 cm di palline d’argilla o ghiaia) sul fondo del vaso.
  3. Riempire parzialmente il vaso con il substrato preparato.
  4. Posizionare il pane di terra al centro del vaso senza interrare la base delle fronde.
  5. Aggiungere substrato attorno alle radici, comprimendo leggermente.
  6. Innaffiare moderatamente, per inumidire il substrato senza inzupparlo.
  7. Collocare la pianta nella sua posizione definitiva, evitando correnti d’aria e fonti di calore dirette come i termosifoni.
come piantare felce di Boston

Nephrolepis cordifolia

Piantumazione in terrario

La felce di Boston non è ideale per un terrario chiuso, ma può prosperare molto bene in un terrario aperto. Questa pianta ama l’umidità, ma ha anche bisogno di una buona circolazione d’aria per evitare un eccesso di umidità che potrebbe favorire lo sviluppo di muffe o l’ingiallimento delle fronde.

In un terrario aperto, crea un bellissimo effetto di mini giungla con il suo fogliame ricadente. Bisogna solo assicurarsi di offrirle un substrato ben drenante, composto da terriccio leggero mescolato a perlite o fibra di cocco, per evitare che le radici rimangano troppo umide. Si consiglia uno strato sottile di ghiaia o palline d’argilla sul fondo del contenitore.

Nephrolepis terrario

Coltivazione e cura della Felce di Boston in casa

Il Nephrolepis, o felce di Boston, è una pianta robusta, ma che richiede un minimo di attenzione per mantenere un fogliame denso e brillante. La sua cura si basa principalmente su un’irrigazione adeguata, una fertilizzazione regolare, un’umidità ambientale sufficiente e un rinvaso periodico.

Irrigazione: come e con quale frequenza?

Il Nephrolepis ama un substrato leggermente umido, ma mai inzuppato. L’irrigazione deve essere regolare e moderata per evitare il marciume radicale.

  • Nel periodo di crescita (primavera-estate): annaffiare 2-3 volte a settimana, lasciando asciugare leggermente la superficie del substrato tra un’irrigazione e l’altra.
  • In autunno e in inverno: ridurre le annaffiature a una volta a settimana, o anche meno se la stanza è fresca, mantenendo comunque una buona umidità ambientale.

L’acqua utilizzata deve essere non calcarea (preferibilmente filtrata, demineralizzata o piovana) e a temperatura ambiente per evitare uno shock termico alle radici.

Nebulizzazione

La felce di Boston ha bisogno di un ambiente umido: nebulizzala quotidianamente, soprattutto in inverno.

Fertilizzazione: quando e come nutrire il Nephrolepis?

Un apporto di concimi liquidi ricchi di azoto è essenziale per mantenere un fogliame denso e verde.

  • In primavera e in estate, aggiungi un concime liquido per piante verdi ogni due settimane, diluito a metà per evitare un eccesso di nutrienti.
  • In autunno e in inverno, distanzia gli apporti a una volta al mese, o sospendi la fertilizzazione se la crescita rallenta.

Potatura: bisogna tagliare le fronde?

Il Nephrolepis non richiede una potatura rigorosa, ma è consigliabile rimuovere regolarmente le fronde secche o ingiallite per stimolare la crescita di nuovi germogli e mantenere una bella silhouette. Una pulizia alla base con forbici disinfettate è sufficiente.

Rinvaso: quando e come farlo?

Un rinvaso è necessario ogni 1-2 anni, in primavera, quando le radici riempiono il vaso o la felce sembra troppo stretta. È possibile approfittare del rinvaso per dividere il cespo e moltiplicare la pianta. Un vaso leggermente più grande del precedente garantirà una crescita continua senza eccesso di umidità.

  • Scegli un vaso leggermente più grande, forato per un buon drenaggio.
  • Utilizza un substrato leggero e drenante, composto da terriccio per piante verdi, torba e perlite.
  • Dividi la pianta se è troppo voluminosa, separando delicatamente i rizomi per ottenere più piante nuove.
  • Annaffia leggermente dopo il rinvaso e mantieni una buona umidità ambientale per facilitare l’adattamento.

Parassiti e malattie del Nephrolepis

Il Nephrolepis è una pianta relativamente resistente, ma alcune condizioni di coltivazione inadatte possono favorire la comparsa di parassiti e malattie. Un eccesso di umidità, un’aria troppo secca o una mancanza di aerazione possono indebolire la pianta e renderla più vulnerabile.

Parassiti comuni

  •  Cocciniglie: questi piccoli insetti bianchi e cotonosi si fissano sugli steli e sulla pagina inferiore delle fronde, provocando un indebolimento della pianta. Si possono eliminare con un batuffolo di cotone imbevuto di alcol a 70° o spruzzando un miscuglio di acqua e sapone nero.
  • Afidi : a volte attaccano i giovani germogli, deformandoli e indebolendoli. Uno spruzzo di acqua saponata o un infuso di sapone nero e aglio può aiutare a liberarsene.
  • Tripidi: questi piccoli insetti neri o traslucidi pungono le fronde e causano la comparsa di macchie scolorite. Un trattamento a base di sapone nero o olio di neem può essere efficace.
  • Ragnetti rossi:  compaiono soprattutto in caso di aria troppo secca, provocando l’ingiallimento delle fronde e la formazione di piccole ragnatele sotto le foglie. Aumentare l’umidità ambientale vaporizzando la pianta regolarmente limita il loro sviluppo.

Malattie frequenti

  • Marciume radicale: si verifica in caso di eccesso di irrigazione o di scarso drenaggio. Le radici anneriscono, le fronde ingialliscono e si afflosciano. Bisogna allora rinvasare la pianta in un substrato più drenante e distanziare le innaffiature.
  • Macchie fungine: un eccesso di umidità o una mancanza di aerazione può favorire la comparsa di macchie marroni o nere sulle fronde. Uno spruzzo di decotto di equiseto o bicarbonato di sodio diluito può limitare la propagazione.
  • Fogliame che ingiallisce o secca: non è una malattia, ma spesso un segno di stress legato a una mancanza di umidità, un’irrigazione insufficiente o una corrente d’aria fredda. La felce di Boston è molto sensibile all’aria secca. Verificare le condizioni di coltivazione e adattare la manutenzione permette generalmente di ristabilire la pianta.

Prevenzione e buone pratiche

  • Evitare l’eccesso d’acqua e assicurarsi che il vaso sia ben drenato.
  • Controllare regolarmente il fogliame per individuare i primi segni di attacco parassitario.
  • Pulire occasionalmente le fronde con un panno umido per rimuovere la polvere e limitare la proliferazione dei parassiti.

Moltiplicazione del Nephrolepis

La separazione degli stoloni è il metodo più semplice ed efficace per moltiplicare Nephrolepis, a differenza della semina delle spore, che richiede condizioni specifiche e molta pazienza.

1. Moltiplicazione per stoloni

Il Nephrolepis produce stoloni, una sorta di lunghi fusti striscianti che danno origine a nuove piante. Questo metodo è ideale per moltiplicare la pianta senza disturbare il pane radicale principale. Permette di ottenere piante già sviluppate, pronte per essere coltivate in vaso.

Passaggi:

  1. Individuare uno stolone con una piccola rosetta di foglie alla sua estremità.
  2. Con un paio di cesoie pulite, tagliare lo stolone lasciando un piccolo margine su ciascun lato della piantina.
  3. Trapiantare immediatamente in un vaso riempito con un substrato leggero e drenante. Posizionare le radici in superficie e coprire leggermente senza comprimere troppo.
  4. Innaffiare leggermente per inumidire il substrato, senza inzupparlo.
  5. Posizionare il vaso in un luogo luminoso, ma senza sole diretto, con un’atmosfera umida.
  6. Mantenere il terreno leggermente umido e vaporizzare le fronde se l’aria è secca. Dopo alcune settimane (circa 3-4 settimane), la nuova pianta inizierà a produrre nuove fronde, segno di un buon attecchimento.

2. Riproduzione per spore di felci

La semina delle spore di felci rimane più lunga e aleatoria. Alexandra ti spiega nel dettaglio la tecnica per riuscire nella semina delle spore. 

Come valorizzarla nel tuo interno?

Per valorizzare una felce Nephrolepis in casa, basta giocare con il suo portamento ricadente e la sua texture delicata. Appesa, mostra tutta la sua ampiezza e crea una cascata vegetale perfetta per ammorbidire un angolo della stanza o decorare una finestra senza bloccare la luce. Posizionata su un mobile alto, come una libreria o un buffet, dona movimento e un tocco organico all’arredamento.

Il suo aspetto lussureggiante le permette di integrarsi sia in spazi moderni che in ambientazioni più naturali.

Anche l’effetto gruppo funziona alla perfezione. Associala ad altre felci con fogliame contrastante, come l’Humata o Davallia tyermanii, oppure il Phlebodium aureum.

Per perfezionare questa scenografia, la scelta del contenitore gioca un ruolo chiave. Un cesto in vimini o un coprivaso in terracotta ne esaltano il lato naturale e autentico, mentre un vaso in ceramica dalle linee essenziali le conferisce un’aria più contemporanea. Il suo fogliame leggero si abbina particolarmente bene con materiali naturali come il rattan o il macramè.

Posizionata vicino a una fonte di luce soffusa, senza esposizione diretta al sole, mantiene il suo splendore e dispiega le sue fronde con eleganza. L’umidità ambientale è sua alleata, il che la rende candidata ideale per gli ambienti in cui si cerca di creare un’atmosfera fresca e rilassante. In un bagno luminoso, trova la cornice ideale dove l’umidità ne esalta lo splendore e accentua questa atmosfera da giungla lussureggiante.

Accanto a un fogliame più rigido come qui una lingua di suocera (Sanseviera), il contrasto è superbo!

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