Colutea - Vesicaria: piantare, potare e curare

Colutea - Vesicaria: piantare, potare e curare

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Modificato l'1 %  da Olivier 7 min.

Il baguenaudier in poche parole

  • Il baguenaudier è perfetto per giardini secchi e soleggiati.
  • La sua fioritura estiva attira gli impollinatori e illumina il giardino.
  • Successivamente, i “frutti a vescica” sono baccelli decorativi, traslucidi (e divertenti).
  • Il fogliame caduco è di un bel verde tenero.
  • Rustico e facile: il Colutea è resistente alla siccità e richiede una manutenzione minima.
Difficoltà

La parola del nostro esperto

Il Colutea arborescens, più conosciuto come baguenaudier, è un arbusto pieno di fascino e carattere, ideale per i giardini che cercano naturalezza e semplicità. Originario delle regioni mediterranee, si impone per la sua silhouette cespugliosa e graziosa, e per la sua capacità di prosperare in terreni poveri, rocciosi e ben drenati, dove altre piante potrebbero esitare. È un compagno ideale per giardini secchi e soleggiati, offrendo sia resistenza che delicatezza.

In estate, il baguenaudier si adorna di fiori gialli con sfumature a volte aranciate, piccoli ma luminosi, che formano grappoli eleganti e attirano gli impollinatori. I suoi fiori, delicatamente papilionacei, sono seguiti da baccelli leggeri a forma di piccole vesciche traslucide che, maturando, assumono riflessi rossastri. Questi frutti così caratteristici, quasi effimeri, si seccano e diventano leggermente croccanti, guadagnandosi il soprannome poetico di “vescichette d’amore”. Bambini e adulti si divertono spesso a schiacciarli per il piacere della loro texture e leggerezza.

Il fogliame del baguenaudier è di un verde tenero e leggermente vellutato. È caduco, scomparendo in inverno per lasciare l’arbusto spoglio, ma questo accentua solo l’arrivo esplosivo della primavera. La sua struttura aperta e la forma arrotondata permettono di integrare facilmente questa pianta in composizioni accanto a lavande, santoline o cisti, creando insiemi armoniosi e decisamente mediterranei.

Rustico e poco esigente, il baguenaudier è una scelta perfetta per i giardinieri alla ricerca di autenticità e semplicità. Una volta ben radicato, richiede poche cure. Una leggera potatura a fine inverno basta per incoraggiare una fioritura generosa e un portamento più denso, mentre il suo robusto apparato radicale lo rende particolarmente resistente alla siccità.

Il baguenaudier è, in sintesi, un arbusto che incarna la bellezza senza artifici. Sa illuminare i paesaggi più aridi con i suoi fiori dorati e i suoi frutti singolari, regalando al giardino uno splendore tranquillo e selvaggio, come un’eco della natura mediterranea in tutto il suo splendore.

frutti e baccelli del baguenaudier

Colutea arborescens

Botanica e descrizione

Carta d'identità

  • Nome latino Colutea sp.

Il Colutea, chiamato anche baguenaudier o albero a vesciche, è un genere di piante appartenente alla famiglia delle Fabaceae. Il suo nome deriva dal greco antico “kolutea”, che evoca l’idea di legno cavo, in riferimento ai suoi frutti: piccoli baccelli gonfi e traslucidi che, seccandosi, ricordano piccole vesciche. Questo genere comprende circa 25 specie, tra cui il Colutea arborescens, o baguenaudier comune, è il più diffuso per la sua rusticità e i suoi frutti caratteristici. Anche il Colutea orientalis è apprezzato, soprattutto per la sua fioritura colorata e la forma più compatta.

baguenaudier tavola botanica

Colutea arborescens: tavola botanica del 1790 circa

Questi arbusti sono particolarmente adatti ad ambienti secchi e soleggiati. Si trovano naturalmente nelle regioni mediterranee, dal sud dell’Europa fino al Medio Oriente e all’Asia centrale. Prediligono terreni calcarei, poveri e ben drenati, e resistono bene alla siccità, caratteristiche che li rendono candidati perfetti per i giardini secchi.

Lo sapevi? Il nome “baguenaudier” deriva dal verbo francese antico baguenauder, che significa “divertirsi con cose da nulla” o “gironzolare senza meta”. Questo termine è stato dato al Colutea a causa dei suoi frutti a forma di piccole vesciche gonfie, leggere e divertenti da far scoppiare tra le dita, come un gioco da bambini. Infatti, i baccelli leggeri e traslucidi, che quasi fluttuano nell’aria, sono visti come un simbolo di leggerezza, che richiama la semplicità e la spensieratezza.

Il baguenaudier è un arbusto che si distingue per il suo aspetto cespuglioso e arioso, che può raggiungere tra i 2 e i 3 metri di altezza. Il suo portamento è naturalmente espanso, con rami flessibili e arcuati che gli conferiscono una silhouette elegante, ma un po’ disordinata. Questa forma lo rende un bell’arbusto per giardini naturali o in stile mediterraneo.

Il suo apparato radicale è fittonante e robusto. La pianta può così ancorarsi bene in terreni poveri e sassosi, oltre a resistere a periodi di siccità. È una pianta rustica, capace di attingere l’acqua in profondità, caratteristica che la rende un’ottima candidata per giardini secchi e terreni aridi.

Il fogliame del Colutea è caduco, composto da foglie pennate di un bel verde tenero. Ogni foglia è costituita da piccole foglioline ovali e arrotondate, leggermente vellutate al tatto. Questo fogliame leggero crea un’impressione di delicatezza e si abbina bene al suo portamento flessuoso.

L’infiorescenza del Colutea è composta da grappoli di fiori papilionacei, tipici della famiglia delle Fabaceae. I fiori sono generalmente gialli, a volte sfumati di arancione o rosso a seconda delle varietà. Compaiono per tutta l’estate e attirano gli insetti impollinatori, come api e farfalle, contribuendo così alla biodiversità locale.

baguenaudier fioritura fruttificazione fogliame

Una graziosa fioritura e un fogliame leggero, e frutti ramati molto originali

Infine, la fruttificazione è una delle caratteristiche più distintive del Colutea. Dopo la fioritura, l’arbusto produce baccelli gonfi, a forma di piccole vesciche traslucide e cave, che assumono una tonalità rossastra con la maturazione. Questi frutti, pieni d’aria, sono leggeri e spesso fatti scoppiare dai bambini. Rimangono sulla pianta in autunno, aggiungendo un tocco decorativo anche dopo la caduta delle foglie. Questi baccelli a forma di piccole vesciche, che maturano a fine estate, offrono anche un rifugio temporaneo per alcuni insetti, creando piccoli “nascondigli” naturali dove possono proteggersi dalle intemperie o dai predatori.

La crescita cespugliosa e il portamento flessuoso del baguenaudier lo rendono perfetto per creare siepi libere, dove può integrarsi senza bisogno di potature rigide. Trova anche il suo posto nelle aiuole naturalistiche, dove il suo fogliame leggero e i fiori gialli estivi illuminano le piantagioni. Il baguenaudier si integra particolarmente bene nei bordi dei giardini secchi, insieme ad altre piante resistenti alla siccità. In bordatura, funge da bel schermo vegetale, resistente ed elegante, e si armonizza con lo stile mediterraneo o selvatico grazie alla sua rusticità e facilità di manutenzione.

Le varietà più belle

Colutea arborescens - Vesicaria

Colutea arborescens - Vesicaria

Il Colutea arborescens è originario del sud Europa e del Nord Africa. Robusto e di facile coltivazione anche in terreni poveri e sassosi, il baguenaudier non è spettacolare, ma offre una fruttificazione originale, decorativa per tutta l'estate.
  • Periodo di fioritura Giugno a Agosto
  • Altezza a maturità 2 m
Colutea media Copper Beauty - Vesicaria

Colutea media Copper Beauty - Vesicaria

Il Colutea (x) media Copper Beauty è una varietà ibrida di Baguenaudier con una fioritura di un bel arancio ramato, più decorativa rispetto a quella dell'arbusto delle nostre campagne meridionali che viene chiamato l'albero a vesciche.
  • Periodo di fioritura Giugno a Ottobre
  • Altezza a maturità 1,75 m

Piantagione del baguenaudier

Dove piantare?

Per piantare un baguenaudier, scegli una posizione soleggiata e un terreno ben drenato, preferibilmente calcareo o sassoso, perché non tollera il ristagno idrico. Questo arbusto è ideale nei giardini secchi o rocciosi, e sopporta terreni poveri e condizioni di siccità una volta ben radicato.

Il Colutea mal sopporta i terreni pesanti e poco drenati, che trattengono l’acqua e aumentano il rischio di marciume radicale, un problema frequente per le piante adattate agli ambienti aridi. Se il tuo terreno è argilloso, si consiglia di migliorare il drenaggio prima di piantare il baguenaudier aggiungendo compost, ghiaia al momento della piantagione e/o piantando su una piccola collinetta.

siepe di colutea

Dei Colutea arborescens piantati qui come siepe naturale (©De Tuin-Flickr)

Quando piantare?

Il momento ideale per piantarlo è in autunno, tra ottobre e novembre, perché permette alle radici di stabilirsi prima della primavera. Nelle regioni con inverni rigidi, puoi anche piantare all’inizio della primavera, ma assicurati di annaffiare regolarmente nelle prime settimane per aiutare le radici a stabilirsi.

Come piantare?

  • Scava una buca: prepara una buca circa due volte più larga del pane radicale della pianta.
  • Posiziona delicatamente il pane radicale della pianta nella buca, assicurandoti che sia ben dritto.
  • Riempii lo spazio attorno al pane radicale con la terra originale comprimendo leggermente man mano per stabilizzare la pianta ed evitare sacche d’aria.
  • Annaffia abbondantemente subito dopo la piantagione per favorire l’attecchimento, anche se il terreno è asciutto o ben drenato. Questo apporto iniziale d’acqua aiuta la pianta a partire bene.
  • Una volta ben radicato, il baguenaudier richiede poca manutenzione. Una leggera potatura ogni anno sarà sufficiente, idealmente alla fine dell’inverno, per incoraggiare una forma più armoniosa e stimolare una bella fioritura nella primavera successiva.

Cura, potatura e irrigazione

Potatura

  • Quando potare?: l’ideale è effettuare la potatura alla fine dell’inverno, prima della ripresa vegetativa, generalmente in febbraio o marzo.
  • Come potare?: esegui una potatura leggera per mantenere una forma armoniosa e favorire la fioritura. Elimina i rami secchi, danneggiati o troppo vecchi, e accorcia quelli che sbilanciano la forma dell’arbusto. Se necessario, ogni 2-3 anni puoi anche effettuare una potatura più drastica per ringiovanire la pianta, tagliando fino a 20-30 cm dal terreno; ricaccerà con vigore.

Irrigazione

Durante il primo anno dopo la messa a dimora, annaffia regolarmente per aiutare l’attecchimento delle radici, soprattutto in caso di siccità prolungata. Ma, una volta ben radicato, il Colutea tollera molto bene la siccità e praticamente non necessita di annaffiature, tranne in caso di ondate di calore intense e prolungate.

Puoi aggiungere una pacciamatura minerale o organica alla base per limitare la crescita delle erbacce e mantenere un po’ di umidità, soprattutto il primo anno.

Concimazione

In linea di principio, non è necessario alcun apporto di fertilizzante. Il Colutea prospera in terreni poveri e troppi nutrienti potrebbero stimolare la crescita del fogliame a scapito dei fiori.

baguenaudier fiori foglie

Colutea arborescens

Malattie e parassiti

Il Colutea è una pianta particolarmente rustica e resistente, e raramente viene colpita da malattie o parassiti.

Tuttavia, in condizioni di coltivazione inadeguate, come un terreno poco drenato o un eccesso di umidità, può essere vulnerabile al marciume radicale, una malattia fungina che colpisce l’apparato radicale.

In situazioni eccezionali, può anche attirare gli afidi, ma questi raramente causano danni significativi e possono essere facilmente controllati.

Come moltiplicare il bagolaro?

La semina

  • Raccogli i semi dai baccelli alla fine dell’estate o in autunno, quando sono ben maturi. Agita i baccelli, se i semi si muovono all’interno, sono pronti.
  • Lasciali asciugare per qualche giorno, poi conservali al riparo dall’umidità se aspetti la primavera per seminare.
  • Semina i semi in vaso o direttamente in terra in primavera, dopo le ultime gelate. In vaso, utilizza un mix di terriccio e sabbia per un buon drenaggio.
  • Innaffia leggermente e tieni i vasi in un luogo soleggiato. La germinazione richiede circa 2-4 settimane.

La talea

  • Preleva talee di fusti semi-legnosi in estate, verso luglio-agosto.
  • Taglia sezioni di 10-15 cm e rimuovi le foglie dalla base.
  • Pianta le talee in un mix di terriccio e sabbia, mantenendo il substrato leggermente umido.
  • Posizionale in un luogo luminoso, al riparo dalle correnti d’aria. Le radici dovrebbero formarsi in poche settimane.

E la propaggine? La propaggine del baguenaudier, sebbene meno comune, è possibile. A fine primavera, seleziona un fusto basso e flessibile, interra una porzione della sua lunghezza nel terreno e fissala con una pietra o una graffetta. Mantieni il terreno umido per favorire la formazione di radici. Una volta che le radici sono comparse, separa il nuovo germoglio dalla pianta madre e trapiantalo nel luogo desiderato.

Abbinamenti riusciti

Per creare un’aiuola armoniosa attorno al Colutea arborescens, il bagolaro comune, scegli piante che amano il sole e i terreni ben drenati, aggiungendo contrasti di texture e colori. La Lavandula angustifolia ‘Munstead’, con il suo fogliame grigio-verde e le spighe di fiori blu-viola in estate, si abbina perfettamente ai fiori giallo-arancio del bagolaro, creando un’atmosfera mediterranea rilassante. Ai piedi del Colutea, la Santolina ‘Edward Bowles’, compatta e argentata, aggiunge struttura e si armonizza con la sua fioritura estiva bianco-crema.

I Cisti obtusifolius, con i loro fiori bianchi a cuore giallo, portano leggerezza che richiama quella del Colutea, e il loro fogliame persistente mantiene l’interesse visivo in inverno. Il Rosmarino, con fogliame verde scuro punteggiato di piccoli fiori blu, aggiunge non solo una dimensione aromatica all’aiuola, ma crea anche un bel contrasto con il Colutea. In alternativa, la salvia afghana, come il Perovskia ‘Blue Steel’, con i suoi fiori blu-viola e il fogliame sottile, crea profondità visiva che esalta il giallo luminoso del bagolaro.

Infine, il Thymus praecox ‘Coccineus’, usato come coprisuolo o bordura, forma un tappeto verdeggiante, persistente e profumato, che completa perfettamente il portamento morbido e arioso del Colutea. Insieme, queste piante creano un insieme naturale, colorato e perfettamente adatto a condizioni di siccità, per un giardino sia vivace che facile da mantenere in terreni ben drenati e al sole.

associare il colutea

Colutea arborescens, Lavanda ‘Munstead’, Cisto obtusifolius, Santolina ‘Edward Bowles’, Rosmarino, Perovskia ‘Blue Steel’ e Timo strisciante ‘Coccineus’

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