Le foglie morte, come utilizzarle in giardino?

Le foglie morte, come utilizzarle in giardino?

I nostri consigli e trucchi per utilizzarli al meglio

Contenuto

Modificato l'1 %  da Ingrid B. 3 min.

In autunno, come diceva Prévert, le foglie morte si raccolgono a palate… ma invece di buttarle, perché non farne un punto di forza per il vostro giardino? Pacciamatura naturale, compost ricco di nutrienti, rifugio per la biodiversità: queste preziose foglie offrono numerosi benefici. Scoprite come riciclarle in modo intelligente e trasformare questo “rifiuto” in una risorsa preziosa per il vostro terreno e le vostre piante! Riciclando le foglie morte in giardino, favorirete la fertilità del suolo partecipando al contempo a un approccio di riduzione dei rifiuti. Questa pratica si inserisce in una logica di economia circolare, dove nulla si spreca e tutto si trasforma per arricchire naturalmente la terra. Integrare questo gesto nella vostra routine di giardinaggio naturale permette anche di proteggere efficacemente il giardino in inverno preservando il terreno e le piante dal freddo.

come utilizzare le foglie morte

Autunno Difficoltà

Le foglie morte: una pacciamatura di prima scelta

Le foglie morte costituiscono un pacciame di prima scelta per le vostre aiuole, ai piedi delle siepi, ma anche per l’orto.

Distribuite in uno strato spesso, offrono numerosi vantaggi poiché:

  •  proteggono le piante più sensibili al freddo (perenni o arbusti),
  •  coprono il terreno e formano una barriera che riduce l’effetto negativo della battuta della pioggia e del freddo,
  • impediscono alle erbe infestanti di insediarsi e limitano così la necessità di diserbo,
  • nutrono gli organismi viventi del suolo e mantengono la sua fertilità decomponendosi.

In pratica, con l’aiuto di un rastrello per foglie, distribuitele in uno strato spesso che può raggiungere i 30 cm (non preoccupatevi, si ridurrà di 2/3 in meno di 3 settimane) e liberate leggermente il colletto delle piante per evitare un’eccessiva umidità.

Scegliere bene le foglie morte per un pacciame efficace

Non tutte le foglie sono uguali! Alcune sono ideali per il pacciame, mentre altre devono essere utilizzate con cautela o evitate. Alcune tipologie di foglie si decompongono rapidamente e apportano nutrienti preziosi al terreno, favorendo anche la vita microbica:

  • Foglie di carpino, acero, tiglio, betulla, frassino, nocciolo: sono ricche di minerali e si decompongono velocemente.
  • Foglie di quercia: sebbene impieghino più tempo a decomporsi a causa della loro acidità, formano un buon pacciame per le piante da terreno acido (ortensie, rododendri, azalee).
  • Foglie di alberi da frutto (meli, peri, ciliegi, susini, ecc.): sono generalmente ricche di nutrienti e benefiche per il suolo.

Alcune foglie sono più coriacee e devono essere compostate prima di essere utilizzate come pacciame: è il caso delle foglie di platano, alloro, faggio e castagno. Sono spesse, ricche di tannini e si decompongono molto lentamente. È preferibile tritarle prima dell’uso o mescolarle ad altre foglie più leggere. Le foglie di noce contengono juglone, una sostanza che può rallentare la crescita di alcune piante. È meglio compostarle a lungo prima di utilizzarle.

Attenzione!: evitate le foglie malate (ruggine, oidio, ticchiolatura), poiché possono diffondere malattie alle colture. Allo stesso modo, non riciclate foglie trattate con pesticidi o erbicidi, che rischiano di inquinare il terreno o il compost e danneggiare la biodiversità.

Da scoprire, il video di Olivier sull’argomento: Come utilizzare al meglio le foglie morte – Video tutorial

Le foglie morte: un ottimo terriccio gratuito

Le foglie morte permettono anche di preparare un ottimo terriccio.

Per farlo, basta disporre le foglie in un cumulo, rivoltarlo di tanto in tanto e lasciarlo decomporre.

In un piccolo giardino, non esitate a provare questo metodo, approvato e garantito dai nostri esperti: conservatele in un grande sacco da giardino opaco, un sacco della spazzatura o un sacco per macerie (più o meno 200 litri) che chiuderete. Fate alcuni buchi nel sacco e riponetelo al riparo. Dopo un anno, potrete recuperare in ogni sacco l’equivalente di 30 a 40 kg di terriccio di ottima qualità… e gratuito.

Da scoprire, il tutorial di Virginie: Come fare un buon terriccio di foglie?”

terriccio di foglie

Le foglie morte: carbonio per bilanciare il compost

Le foglie morte fanno parte dei rifiuti “marroni” o carboniosi che sono indispensabili per ottenere un compost bilanciato.

Conservate le vostre foglie in un silo costituito da rete metallica o in un contenitore per compost separato. Ad ogni apporto di rifiuti verdi (sfalci d’erba, erbacce), aggiungete l’equivalente di un terzo di foglie morte e mescolate bene il tutto con una forca da vangatura.