Come potare gli arbusti a fioritura precoce

Come potare gli arbusti a fioritura precoce

Forsizie, cotogni giapponesi o ribes ornamentali: scopri quando e come potarli

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Gli arbusti che fioriscono precocemente in primavera trascorrono l’inverno in dormienza, ed è durante l’estate precedente che sviluppano le gemme che racchiudono i loro futuri fiori. Pertanto, per evitare di compromettere la fioritura a causa di una cattiva sincronizzazione, è fondamentale potarli tenendo conto di questo ciclo. Scopri quando e come potare gli arbusti a fioritura precoce.

Ribes ornamentale

Ribes sanguineum ‘King Edward VII’, in fiore tra marzo e aprile

Primavera Difficoltà

Quali sono gli arbusti a fioritura precoce?

Tra gli arbusti che fioriscono a marzo, aprile o maggio, troviamo ad esempio:

arbusti a fioritura primaverile precoce

Forsizia, cotogno giapponese, Camelia campestre ‘High Fragrance’ e viburno palla di neve

Esistono delle eccezioni a questa potatura specifica:

  • Innanzitutto, gli arbusti da terra di brughiera come Azalee, Rododendri, Camelie, Pieris, Andromede, Amamelidi, Dafne, Kalmie, Eriche, così come l’Agrifoglio e il Mahonia non sopportano particolarmente la potatura. Tuttavia, l’eliminazione di alcuni rami ingombranti, rotti o troppo vecchi è sempre fattibile, così come una potatura occasionale dell’intero arbusto. Inoltre, per infoltire l’arbusto, può essere necessario potarlo all’inizio della sua crescita.
  • Poi, gli arbusti sempreverdi usati per le siepi, la cui fioritura primaverile non è necessariamente ricercata (come la Fotinia, il Lauroceraso, il Lauro del Portogallo, ecc.) possono essere potati due o tre volte l’anno se la loro crescita è giudicata eccessiva.

Attenzione però: il Regolamento del Parlamento Europeo impone agli Stati membri di adottare misure sul “divieto di potare siepi e alberi durante il periodo di riproduzione e nidificazione degli uccelli”. Vi raccomandiamo quindi di non potare più le vostre siepi tra il 15 marzo e il 31 luglio. Vista la perdita di biodiversità a cui assistiamo oggi, è importante che ognuno agisca a favore della conservazione, in particolare degli insetti e degli uccelli.

Quando potarle?

Per garantire un’abbondante fioritura anno dopo anno, la potatura degli arbusti a fioritura primaverile è necessaria non appena la fioritura è terminata. Se si ritarda troppo la potatura dopo la fioritura (non oltre metà giugno per la forsizia, luglio per il filadelfo), l’arbusto non avrà abbastanza tempo per produrre nuovi germogli con gemme prima che la crescita vegetativa si arresti.

Effettuate questa potatura in aprile per la forsizia, il ribes ornamentale, i cotogni del Giappone e la camelia. Procedete in maggio per il lillà e la spirea primaverile, e in giugno per il deutzia, il weigelia, la viburno palla di neve, il filadelfo e la fotinia. In generale, si procede entro 1-2 mesi dalla fine della fioritura.

→ Non dimenticate che ogni scheda pianta consultabile sul nostro sito vi fornisce indicazioni dettagliate per la potatura!

Come potarle?

In generale, si tratta di accorciare i rami che hanno fiorito qualche centimetro sopra le giovani ramificazioni o le gemme, poi di eliminare i rami deboli o quelli che crescono verso il centro.

  • Eliminate completamente i rami troppo sottili, danneggiati, contorti o che si incrociano in modo da favorire la penetrazione della luce al centro della ceppaia.
  • Tagliate alla base i rami molto lunghi che hanno fiorito,
  • Accorciate di 1/3 i rami che hanno fiorito e sono moderatamente lunghi.
  • Eseguite tagli obliqui a circa 0,5-1 cm sopra una foglia o una gemma.

Quali strumenti utilizzare?

Tagliasiepi, cesoie o forbici da potatura?

  • Gli arbusti lasciati crescere liberamente vengono potati con forbici da potatura manuali, oppure con forbici da potatura a lame curve, o addirittura con una sega da potatura per i rami più spessi.
  • Le siepi vengono tagliate con cesoie o tagliasiepi, che siano termici o elettrici.

Assicuratevi di effettuare la potatura con strumenti ben affilati e disinfettati con alcol. Questo faciliterà una buona guarigione delle ferite e impedirà la trasmissione di malattie. Quando si elimina il legno vecchio, la posizione del taglio non ha importanza: la pianta reagirà stimolando lo sviluppo di gemme interne che perforeranno la corteccia per produrre nuovi germogli, oppure producendo polloni direttamente dal terreno.