Alocasia - Orecchio di elefante: coltivazione e cura

Alocasia - Orecchio di elefante: coltivazione e cura

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Creato l'1 %  da Alexandra 15 min.

L'Alocasia in poche parole

  • L’Alocasia è una splendida pianta tropicale dal fogliame molto grafico
  • Offre grandi foglie lucide e splendidamente venate
  • Esistono numerose varietà, che offrono una grande diversità nelle forme e nei colori delle foglie
  • L’Alocasia necessita di una buona luminosità e di un’atmosfera calda e umida
  • Crea facilmente un’atmosfera esotica e lussureggiante in una casa o in un appartamento
Difficoltà

La parola della nostra esperta

L’Alocasia, chiamata anche “Orecchio di elefante” per la forma imponente delle sue foglie, è una pianta tropicale originaria delle foreste umide del Sud-Est asiatico. Molto apprezzata come pianta da interno, presenta grandi foglie sagittate, che assumono diverse tonalità a seconda delle varietà, come verde, viola, nero, argento, marmorizzato di bianco… Le sue foglie hanno nervature ben marcate e contrastate, conferendo alla pianta uno stile molto grafico.

L’Alocasia prospera in ambienti interni luminosi, con una temperatura superiore ai 15 °C e un’atmosfera relativamente umida. Quando le sue esigenze sono rispettate, si rivela una splendida pianta da interno dalla crescita rapida, ideale per portare un’atmosfera esotica e rigogliosa in un salotto, un ufficio o un appartamento. Si abbina bene ad altre piante da interno come i Monstera, i Chlorophytum, i Pothos o le Calathea, per ricreare un effetto “giungla”. Scopri tutti i nostri consigli per coltivare con successo l’Alocasia, compreso come piantarla e curarla!

Descrizione e botanica

Carta d'identità

  • Nome latino Alocasia sp.

L’Alocasia è una pianta tropicale appartenente alla famiglia delle Araceae, la famiglia degli Arum, in cui si trovano numerose piante d’appartamento dal fogliame lussureggiante, come Spathiphyllum, Monstera, Anthurium, Dieffenbachia, PhilodendronOriginaria delle foreste umide del Sud-Est asiatico, l’Alocasia si sviluppa sotto la chioma degli alberi, beneficiando di una luce filtrata e di un’atmosfera calda e umida. Adatta alla coltivazione in interno, conquista con la sua silhouette elegante e le sue foglie imponenti che le valgono il soprannome di “orecchio di elefante”.

L’Alocasia è molto vicina al Colocasia, con cui a volte viene confusa. Il loro fogliame è molto simile, tuttavia nel Colocasia, il picciolo si attacca alla lamina verso il centro della foglia, e le foglie sono spesso orientate verso il basso, mentre nell’Alocasia, il picciolo è attaccato più vicino al bordo della lamina.

Esistono circa 80 specie di Alocasia. Le più frequentemente coltivate sono l’Alocasia macrorrhiza e l’Alocasia zebrina, che hanno dato origine a numerose varietà caratterizzate da un fogliame colorato e molto decorativo.

L’Alocasia presenta un portamento eretto e grafico. I suoi lunghi steli slanciati emergono direttamente dal rizoma sotterraneo e portano foglie lucide e solcate da nervature marcate. Le foglie sono generalmente cordate o sagittate (a forma di freccia, con due lobi alla base e terminanti a punta), ma possono anche essere profondamente lobate, con il bordo della lamina irregolarmente inciso, come nell’Alocasia ‘Jacklyn’. Hanno anche una forma molto originale nell’Alocasia ‘Stingray’, larghe e appiattite, cordate alla base e terminanti con una punta molto affusolata.

L’Alocasia si distingue per il suo fogliame originale. Le sue foglie assumono tonalità molto diverse a seconda delle varietà: possono essere verdi, nere (Alocasia ‘Black Velvet’…), grigie o argentate (‘Silver Dragon’, ‘Dragon Scale’, Alocasia melo…), porpora (Alocasia azlanii), marmorizzate di bianco (Alocasia ‘Frydek Variegata’)… Le foglie hanno spesso nervature molto contrastate, disegnando motivi grafici sulla lamina. Sono portate da lunghi piccioli, che, a loro volta, possono essere piacevolmente colorati (neri nell’Alocasia ‘Black Stem’, rosa nel ‘Pink Dragon’…). L’Alocasia zebrina si distingue addirittura per i suoi piccioli zebrati, verdi e neri!

Le foglie dell’Alocasia hanno spesso un aspetto lucido, brillante, ma alcune varietà sfoggiano una texture vellutata, morbida e setosa (‘Black Velvet’…). Questa diversità di colori e aspetti rende ogni Alocasia unica e le conferisce un carattere ornamentale eccezionale.

Le dimensioni dell’Alocasia variano molto a seconda delle specie e delle varietà. Alcune rimangono compatte e non superano i 40 cm, mentre altre possono raggiungere più di 2 metri di altezza, conferendo un’impressione di giungla lussureggiante in un interno.

Il fogliame di diverse varietà di Alocasia

Alocasia ‘Silver Dragon’, Alocasia amazonica, Alocasia azlanii, Alocasia ‘Dragon Scale’, Alocasia ‘Jacklyn’, Alocasia micholitziana ‘Frydek’

Sebbene l’Alocasia sia capace di fiorire, la sua fioritura rimane rara in interno. Quando si verifica, si manifesta con un’infiorescenza tipica delle Araceae, formata da una spata bianca o crema che avvolge uno spadice centrale. Tuttavia, questi fiori sono spesso considerati secondari rispetto all’incredibile prestanza del fogliame, ed è frequente che i giardinieri li taglino affinché la pianta conservi tutta la sua energia per lo sviluppo vegetativo. In natura, i fiori dell’Alocasia lasciano poi il posto a bacche tonde, rosse o arancioni, raggruppate in modo denso sulla spata. Questa fruttificazione, tipica delle Araceae, assomiglia molto ai frutti dell’Arum maculatum che si possono osservare nei boschi alle nostre latitudini.

L’Alocasia è particolarmente sensibile alle condizioni climatiche e non sopporta temperature inferiori ai 15 °C. In interno, prospera in un’atmosfera temperata tra i 18 e i 25 °C, ma teme le correnti d’aria e le brusche variazioni di temperatura. Il suo costante bisogno di umidità la rende esigente in termini di annaffiatura e posizionamento. Un’atmosfera troppo secca o, al contrario, un eccesso d’acqua possono rapidamente causare l’ingiallimento delle foglie o un rallentamento della crescita.

L’Alocasia conosce una crescita rapida in periodo favorevole, sviluppando nuove foglie a un ritmo sostenuto, ma la sua crescita rallenta naturalmente in inverno, e una parte del suo fogliame può cadere in questo periodo. Questo fenomeno è normale e non deve essere motivo di preoccupazione: con il ritorno della primavera, l’Alocasia riprende generalmente la crescita e ritrova tutta la sua splendore.

Fiori di Alocasia

La fioritura dell’Alocasia reversa: un’infiorescenza a spata, tipica delle Araceae!

Le principali varietà di Alocasia

La coltivazione dell'Alocasia

Dove posizionare l’Alocasia?

In casa, l’Alocasia ha bisogno di una luce intensa ma indiretta. Nel suo habitat naturale, cresce sotto la chioma degli alberi, beneficiando di una luce filtrata. È quindi essenziale ricreare queste condizioni posizionandola vicino a una finestra ben esposta, ma senza luce solare diretta, che potrebbe bruciare il fogliame. Un’esposizione a est o ovest è ideale, mentre un’esposizione a sud richiede una tenda per filtrare i raggi troppo intensi.

Se l’interno è buio, l’uso di una lampada per piante può essere una soluzione per compensare la mancanza di luce e garantire una crescita ottimale.

L’umidità ambientale gioca anche un ruolo chiave nel suo benessere. L’Alocasia preferisce un’atmosfera umida, simile a quella delle foreste tropicali. Una stanza con un tasso di umidità superiore al 60% è ideale. In un ambiente troppo secco, specialmente in inverno con il riscaldamento, si consiglia di utilizzare un umidificatore, nebulizzare il fogliame o posizionare un vassoio d’acqua con ciottoli sotto il vaso per mantenere un buon livello di umidità.

Infine, l’Alocasia deve essere posizionata al riparo dalle correnti d’aria, che possono stressare la pianta e causare l’ingiallimento del fogliame. È inoltre da evitare di posizionarla vicino a una fonte di calore diretta come un radiatore, poiché l’aria calda e secca può danneggiare il suo sviluppo.

Dove posizionare l'Alocasia

Posizionate l’Alocasia in un luogo luminoso, idealmente dietro una finestra

Quando piantarla?

Il periodo migliore per piantare o rinvasare un’Alocasia è la primavera, quando la pianta è in piena fase di crescita. In questo periodo, si riprende più facilmente dallo stress del rinvaso e sviluppa rapidamente nuove radici. L’inverno è una stagione di dormienza per l’Alocasia; è quindi preferibile evitare interventi importanti in questo periodo, a meno che non sia strettamente necessario, come nel caso di un problema di marciume radicale.

Un rinvaso è consigliato ogni uno o due anni, a seconda della crescita della pianta. Se le radici iniziano a fuoriuscire dai fori di drenaggio del vaso o se il substrato si compatta troppo, è il momento di offrirle un nuovo spazio.

Come piantarla o rinvasarla?

La scelta del vaso è cruciale per la salute dell’Alocasia. È essenziale che abbia dei fori di drenaggio per evitare ristagni d’acqua, che potrebbero causare il marciume delle radici. Vi consigliamo di scegliere un vaso in terracotta, poiché permette una migliore aerazione del substrato ed evita l’eccesso di umidità.

Per quanto riguarda il substrato, l’Alocasia ha bisogno di un mix ben drenante, leggero e ricco di nutrienti. Un mix composto da terriccio per piante d’appartamento, perlite e corteccia di pino è ideale. La perlite favorisce un buon drenaggio, mentre la corteccia di pino migliora l’aerazione del terreno e riduce il compattamento.

Seguite questi passaggi per piantare la vostra Alocasia in vaso:

  1. Mettete uno strato di argilla espansa o ghiaia sul fondo del vaso per migliorare il drenaggio.
  2. Posizionate poi il substrato nel vaso.
  3. Rimuovete delicatamente l’Alocasia dal suo vecchio vaso.
  4. Posizionate la pianta al centro e aggiungete gradualmente il substrato attorno alle radici, facendo attenzione a non compattare troppo il terreno.
  5. Innaffiate leggermente dopo la piantumazione, solo quanto basta per inumidire il terreno senza inzuppare le radici.
  6. Posizionate il vaso in un luogo luminoso, senza luce solare diretta.

Dopo il rinvaso, l’Alocasia potrebbe mostrare segni di stress, come foglie che si afflosciano temporaneamente. Questo è normale e la pianta generalmente ritrova il suo vigore dopo alcuni giorni di adattamento.

Come piantare l'Alocasia in vaso

Piantate la vostra Alocasia in un vaso leggermente più grande della zolla

Come curare l'Alocasia?

L’Alocasia è una pianta esigente che richiede cure adeguate per mantenere il suo fogliame spettacolare e la sua vitalità. In interno, è essenziale fornirle condizioni simili al suo habitat tropicale, con una buona gestione dell’irrigazione, dell’umidità e della luce. Una manutenzione rigorosa permetterà di evitare problemi comuni come l’ingiallimento delle foglie o la caduta del fogliame.

Irrigazione

Uno degli aspetti più delicati della cura dell’Alocasia è la gestione dell’irrigazione. L’Alocasia ama l’umidità, ma teme l’eccesso d’acqua che può causare il marciume radicale. La frequenza dell’irrigazione dipende da diversi fattori come la temperatura ambiente, l’umidità dell’aria e la dimensione del vaso.

In generale, è necessario annaffiare quando la parte superiore del substrato è asciutta per circa 2-3 cm. In estate, ciò può significare un’irrigazione una o due volte a settimana, mentre in inverno, un’irrigazione ogni due settimane può essere sufficiente. Annaffiate con acqua non calcarea (idealmente acqua piovana o filtrata), a temperatura ambiente. Dopo l’irrigazione, è importante svuotare l’acqua in eccesso presente nel sottovaso per evitare ristagni.

Essendo una pianta tropicale, l’Alocasia apprezza un’umidità ambientale elevata, intorno al 60-70%. In un ambiente interno secco, specialmente in inverno con il riscaldamento, è cruciale aumentare l’umidità per evitare che le foglie si secchino. A tal fine, esistono diverse soluzioni:

  • Posizionare un umidificatore vicino alla pianta.
  • Installare un vassoio con argilla espansa e acqua sotto il vaso, senza che le radici siano a contatto diretto con l’acqua.
  • Vaporizzare acqua sulle foglie, ma con moderazione per evitare il rischio di malattie fungine.
La cura dell'Alocasia - vaporizzazione d'acqua sul fogliame

Non esitate a nebulizzare il fogliame dell’Alocasia di tanto in tanto

Pulizia e potatura delle foglie

Le foglie dell’Alocasia, spesso ampie e lucide, accumulano rapidamente polvere, il che può limitare la loro capacità di assorbire la luce. Una pulizia regolare con un panno umido permette di mantenere il loro splendore e favorire la fotosintesi.

È anche normale che alcune foglie ingialliscano con il tempo. Le foglie più vecchie finiscono per appassire naturalmente per lasciare spazio a nuove crescite. Quando una foglia è completamente ingiallita, può essere tagliata alla base con un paio di forbici pulite per evitare che sottragga inutilmente energia alla pianta.

La cura dell'Alocasia - Potare le foglie morte

Quando vedete foglie gialle e secche, tagliatele alla base

Fertilizzazione

Essendo una pianta a crescita rapida, l’Alocasia richiede un apporto di nutrienti per favorire un fogliame denso e vigoroso. Durante il periodo di crescita, dalla primavera all’estate, si consiglia di somministrare un fertilizzante liquido bilanciato, ricco di azoto, ogni due o tre settimane.

In autunno e in inverno, la pianta entra in riposo vegetativo e la sua crescita rallenta. L’apporto di fertilizzante deve quindi essere ridotto o completamente interrotto fino al ritorno della primavera.

Rinvaso

Un rinvaso è necessario ogni uno o due anni, quando l’Alocasia inizia a sentirsi stretta nel suo vaso o quando il substrato diventa troppo compatto. Questa operazione si effettua preferibilmente in primavera, scegliendo un vaso leggermente più grande con un substrato fresco e ben drenante. Un buon drenaggio è essenziale per evitare il ristagno d’acqua, che è la principale causa di marciume radicale.

Dormienza

Con l’avvicinarsi dell’inverno, è frequente che l’Alocasia rallenti la sua crescita e perda alcune foglie. Questo fenomeno di dormienza invernale è del tutto normale. Durante questo periodo, è opportuno ridurre le irrigazioni, interrompere l’apporto di fertilizzanti ed evitare qualsiasi rinvaso o cambiamento brusco dell’ambiente. Quando le temperature e la luce aumentano in primavera, la pianta riprende naturalmente la sua crescita.

Le malattie e i parassiti

Sebbene l’Alocasia sia una pianta resistente quando beneficia di condizioni ottimali, può essere soggetta a vari problemi legati all’umidità, alla luce o alla presenza di parassiti. Una buona osservazione e una manutenzione regolare consentono di prevenire la maggior parte delle malattie e di evitare infestazioni di insetti nocivi.

Le malattie comuni

Uno dei problemi più frequenti dell’Alocasia è il marciume radicale, generalmente causato da un eccesso di irrigazione o da un drenaggio insufficiente del substrato. Quando le radici sono costantemente immerse nell’acqua, iniziano a marcire, causando un afflosciamento delle foglie e un ingiallimento generale. Per evitare questo problema, è essenziale utilizzare un vaso con fori di drenaggio, un substrato ben aerato e non annaffiare eccessivamente. Se viene rilevato il marciume, è necessario rinvasare immediatamente la pianta rimuovendo le radici colpite e utilizzando un terriccio asciutto e sano.

Un’altra malattia frequente è l’oidio, un fungo che si manifesta con una patina bianca e polverosa sulle foglie. Questo problema è spesso legato a un ambiente troppo umido e poco ventilato. Per eliminarlo, è sufficiente migliorare la circolazione dell’aria intorno alla pianta e trattare le foglie colpite con un fungicida naturale, come lo zolfo o un decotto di equiseto.

I parassiti e i danni

L’Alocasia può essere attaccata dalle cocciniglie farinose, piccoli insetti bianchi e cotonosi che si insediano alla base delle foglie e degli steli per nutrirsi della linfa. La loro presenza indebolisce la pianta e può rallentarne la crescita. Per eliminarle, è possibile pulire le parti infestate con un batuffolo di cotone imbevuto di alcol a 70° o spruzzare una miscela di acqua e sapone nero.

I ragnetti rossi sono anche un nemico temibile, soprattutto in periodi di siccità o in inverno quando l’aria interna è troppo secca. Questi minuscoli acari succhiano la linfa delle foglie, lasciando macchie gialle e un aspetto scolorito. Un buon metodo di prevenzione è mantenere un alto tasso di umidità intorno alla pianta, poiché questi parassiti si sviluppano principalmente in un ambiente secco. In caso di infestazione, si consiglia di vaporizzare la pianta con acqua o utilizzare un acaricida naturale a base di olio di neem.

Alocasia con fogliame nero venato di bianco

Alocasia reginula ‘Black Velvet’

Come moltiplicare l'Alocasia?

L’Alocasia può essere moltiplicato per divisione dei rizomi. A differenza di altre piante d’appartamento, non si propaga a partire da semplici foglie o steli, e la semina è raramente praticata in interni a causa della difficoltà di germinazione. La divisione dei rizomi è il metodo più efficace e permette di ottenere nuove piante sane, identiche alla pianta madre.

Quando moltiplicare l’Alocasia?

Il periodo migliore per moltiplicare un Alocasia è in primavera o all’inizio dell’estate, quando la pianta entra nella fase di crescita attiva. In questo momento, potrà riprendersi rapidamente dallo stress causato dalla separazione e sviluppare nuove foglie in poche settimane. L’inverno, periodo di riposo vegetativo, non è consigliato per questa operazione, poiché la pianta impiegherebbe più tempo ad adattarsi e rischierebbe di deperire.

Come dividere l’Alocasia?

Prima di procedere alla divisione, è importante assicurarsi che l’Alocasia sia sufficientemente maturo e che abbia diversi polloni ben sviluppati. Un pollone è un giovane germoglio che si forma alla base della pianta madre, già dotato di proprie radici.

  1. Rimuovi delicatamente la pianta dal vaso: È preferibile inumidire leggermente il substrato il giorno prima per facilitare l’estrazione ed evitare di danneggiare le radici.
  2. Libera le radici e individua i polloni: Con le dita o con l’aiuto di un bastoncino, rimuovi delicatamente l’eccesso di terra intorno alle radici per distinguere meglio le diverse parti del rizoma.
  3. Separa i polloni: Con un coltello ben affilato e disinfettato, taglia i polloni assicurandoti che ogni sezione abbia almeno una foglia e alcune radici. Se possibile, preferisci i polloni che si staccano naturalmente.
  4. Lascia asciugare le ferite: Per evitare infezioni fungine, si consiglia di lasciare asciugare le parti tagliate per alcune ore prima di ripiantarle. L’applicazione di un po’ di cannella in polvere sulle ferite può anche favorire la cicatrizzazione.
  5. Ripianta ogni pollone in un vaso adatto: Usa un substrato leggero e ben drenante, composto da terriccio per piante tropicali, perlite e corteccia di pino. Posiziona il pollone in un vaso con fori di drenaggio e interralo leggermente, facendo attenzione a non compattare troppo la terra.
  6. Innaffia moderatamente: Dopo la piantumazione, una leggera innaffiatura è sufficiente per inumidire il substrato senza inzupparlo. È importante mantenere un’atmosfera umida intorno alle giovani piante senza affogarle.

Dopo la divisione, le nuove piante possono impiegare alcune settimane per adattarsi e produrre nuove foglie. Durante questo periodo, è necessario evitare l’esposizione diretta al sole, mantenere una temperatura stabile intorno ai 20-25°C e garantire un buon livello di umidità. Una posizione luminosa, ma filtrata, è ideale per favorire la radicazione.

L’innaffiatura deve rimanere moderata: è preferibile attendere che il substrato si asciughi leggermente in superficie prima di innaffiare nuovamente. Un eccesso d’acqua potrebbe indebolire le giovani radici e favorire lo sviluppo di funghi.

Come abbinare l'Alocasia?

Per un effetto giungla lussureggiante, l’Alocasia può essere combinato con altre piante tropicali dal fogliame esuberante. I Filodendri e le Monstera, con le loro grandi foglie frastagliate, offrono un interessante contrasto condividendo le stesse esigenze di luce e umidità. Le Calathee e le Marante, apprezzate per il loro fogliame colorato e mobile, completano perfettamente l’Alocasia aggiungendo texture e motivi vari all’insieme.

Alocasia coltivato con altre piante d'appartamento

L’Alocasia si sposa meravigliosamente con il fogliame lussureggiante della Monstera

Le felci tropicali come il Nephrolepis o l’Asplenium sono anche ottime compagne. Creano un sottobosco verdeggiante che ricorda le foreste umide dove l’Alocasia cresce naturalmente. Oltre a donare un effetto denso e naturale, contribuiscono ad aumentare l’umidità ambientale, benefica per tutte le piante dell’insieme.

L’Alocasia si distingue per il suo fogliame spesso lucido e nervato. Per accentuare il suo splendore, è interessante associarlo a piante dal fogliame opaco o vellutato. L’Alocasia ‘Black Velvet’, ad esempio, con il suo fogliame scuro e vellutato, si sposa molto bene con un Begonia maculata, le cui foglie sono macchiate di bianco e leggermente traslucide.

Alocasia e piante d'appartamento

Associate l’Alocasia ad altre piante d’appartamento come il Monstera karstenianum, il Ficus elastica, il Ficus lyrata, la Sanseveria cylindrica

Non esitate a giocare con altezze e volumi, per valorizzare il portamento slanciato e grafico dell’Alocasia. In fondo alla scena, può essere accompagnato da grandi piante come la Strelitzia nicolai o il Ficus lyrata, che aggiungono verticalità. Al contrario, per riempire lo spazio ai piedi dell’Alocasia, piante rampicanti come il Pothos o il Peperomia prostrata possono essere collocate in vasi sospesi o posizionate nelle vicinanze per ricadere naturalmente.

Associare il Colocasia

Alocasia ‘Polly’, Chlorophytum comosum e Pothos Epipremnum ‘Happy Leaf’

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