
Zafferano (Crocus sativus): piantare, coltivare e raccogliere il tuo zafferano
I nostri consigli per coltivare questa preziosa spezia
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La coltivazione dello Zafferano, o Crocus sativus, non è molto complicata. Il suo successo si riassume in tre punti essenziali: drenaggio, sole e pazienza! Il rispetto di queste tre semplici condizioni vi permetterà di raccogliere, a casa vostra e a basso costo, questa spezia rara. Scoprite tutti i nostri consigli per riuscire nella coltivazione dello zafferano, dalla piantagione dei bulbi fino al raccolto!
Dove piantare il Croco da zafferano?
Lo zafferano vero o Crocus sativus può essere coltivato quasi ovunque in Francia. Ama il sole pieno: privilegiate le esposizioni a Sud o Sud-ovest. È una pianta che predilige un terreno ricco e ben drenato. Infatti, un eccesso di umidità, specialmente in inverno, può comprometterne il buon sviluppo e, nei casi più estremi, portare al marciume. Sappiate comunque che è possibile coltivare lo zafferano anche in terreni pesanti e argillosi… basta semplicemente curare la preparazione della parcella dove verrà piantato.
Quando piantare lo zafferano?
I bulbi di croco da zafferano si piantano in estate, idealmente già a luglio o all’inizio di agosto, anche se è ancora possibile piantarli a settembre. Prima li piantate, più potranno approfittare del caldo estivo per avviare il loro ciclo vegetativo… e prima potrete raccogliere! Se non potete piantare i bulbi al momento della ricezione, conservateli nella loro confezione in un luogo fresco e buio.
Come piantare il Crocus da zafferano?
Prima della piantagione, preparate con cura il terreno:
- Lavorate il terreno in profondità, almeno 30 cm
- Aggiungete fertilizzante organico o compost ben decomposto
- Se il vostro terreno è pesante, incorporate necessariamente ghiaia o pozzolana fine, per alleggerire il suolo
- Potete anche posizionare uno strato drenante di sabbia sul fondo dei fori di piantagione.
Una volta preparato bene il terreno, piantate i vostri bulbi, sia a gruppi (gruppi di 3 bulbi) distanziati di 15 cm, sia in fila con un foro per bulbo, mantenendo 8 cm tra i bulbi.
La profondità di piantagione consigliata varia in base al clima:
- se la vostra regione è piuttosto calda e secca (clima continentale o mediterraneo): interrate i bulbi a 15-20 cm di profondità, per proteggerli dal caldo e dalla siccità,
- se la vostra regione è piuttosto fredda e umida (clima oceanico o oceanico temperato): interrate i bulbi a 10-15 cm di profondità per proteggerli dall’eccessiva umidità. Attenzione, rispettate comunque un minimo di 10 cm per evitare che il freddo li faccia gelare.
Dopo aver piantato i bulbi, effettuate, se necessario, una prima innaffiatura.
Se piantate grandi quantità, per creare una vera e propria coltivazione di zafferano, prevedete tra i 60 e gli 80 bulbi per m2, poiché bisogna lasciare spazio per i passaggi durante la raccolta.
Infine, sappiate che lo zafferano, anche se è preferibile piantarlo in terra, può essere coltivato anche in un grande vaso o in una fioriera.
Come prendersi cura del croco da zafferano?
Originario delle zone di media montagna, il crocus da zafferano è particolarmente rustico. Sopporta bene il caldo estivo e il gelo, anche intenso (-10°C), in inverno. Può quindi rimanere in terra. Richiede pochissima o nessuna manutenzione, a parte un diserbo regolare. L’irrigazione non è necessaria, tranne in caso di grande siccità o nelle zone mediterranee. In tal caso, non lasciate che il terreno si secchi eccessivamente, ma evitate anche di annaffiare troppo abbondantemente!
Dopo la fioritura, non tagliate le lunghe e sottili foglie del Crocus: permettono al bulbo di rigenerarsi, di ingrossarsi e di produrre, ogni anno, circa 3 piccoli bulbilli, che potrete ripiantare per ampliare la vostra coltivazione di zafferano.
Come raccogliere lo zafferano?
La raccolta dello Zafferano è un’operazione lunga che richiede un po’ di pazienza e precisione. L’oro rosso si merita!
Avviene in autunno, da ottobre a novembre, a seconda della regione e delle condizioni climatiche (i fiori sbocciano quando le temperature mattutine scendono sotto i 10°C). Si protrae per diverse settimane, a volte un mese.
Per raccogliere il vostro zafferano, è importante intervenire ogni giorno, a metà o fine mattinata (una volta che la rugiada si è dissipata), sui fiori appena sbocciati.
A seconda del numero di piante a vostra disposizione, potrete scegliere tra questi due metodi di raccolta:
- Lasciare i fiori sul posto e rimuovere con attenzione (usando una pinzetta, forbici sottili o le unghie…) i 3 filamenti rossi del pistillo (stigmi).
- Cogliere i fiori, con forbici o con le unghie, portarli in casa e poi estrarre i filamenti rossi, nello stesso modo del primo metodo
Notate che la raccolta di fiori già aperti è possibile, ma lo zafferano perde così parte delle sue qualità aromatiche… il che sarebbe un peccato!
Come essiccarlo e conservarlo?
Una volta raccolti i filamenti di zafferano, è necessario farli essiccare per conservarli.
A questo scopo, disponeteli con cura su un setaccio e ponetelo al sole o in un luogo asciutto e ben ventilato.
L’essiccazione può eventualmente avvenire in forno, a condizione che questo possa essere regolato a una temperatura bassa (massimo 60°C) e che disponga di una funzione di ventilazione. L’operazione dura allora circa 30 minuti.
Una volta terminata questa operazione, conservate il vostro zafferano in un piccolo barattolo ermetico o in un sacchetto ben chiuso, al riparo dalla luce. La vostra preziosa spezia manterrà le sue qualità per circa due anni.
Quanti bulbi per quale volume di Zafferano?
È difficile dare una risposta precisa: nella coltivazione professionale, le rese vanno comunemente da 1 a 10 kg per ettaro a seconda del terreno, dell’esposizione al sole e delle dimensioni dei bulbi.
Per una coltivazione più modesta, 150 bulbi produrranno qualche centinaio di fiori, per circa 3 g di zafferano raccolto, ovvero circa 1 g di zafferano secco.
Per un uso familiare, è già ampiamente sufficiente per aromatizzare qualche decina di barattoli di marmellata o piatti!
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