Emoderocalli o gigli di un giorno: come piantarli

Emoderocalli o gigli di un giorno: come piantarli

Tutti i nostri consigli per piantarle con successo in giardino

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Le emerocallidi (Hemerocallis), spesso chiamate Gigli di un giorno, sono piante perenni molto apprezzate per la loro abbondante fioritura colorata. Producono numerosi fiori dai toni caldi, effimeri (durano solo un giorno), ma che si rinnovano per tutta l’estate. Robuste e facili da coltivare, richiedono poche cure e trovano facilmente spazio in giardino. Sono ideali per animare aiuole, bordure o persino terrazzi e balconi, coltivandole in grandi vasi o fioriere. Scoprite tutti i nostri consigli per piantare e curare al meglio le emerocallidi!

Inverno, Primavera, Estate, Autunno Difficoltà

Dove piantare le emerocallidi?

Le emerocallidi sono piante perenni robuste e facili da curare, originarie delle regioni temperate dell’Estremo Oriente. Si adattano bene ai giardini in climi temperati e sono in grado di tollerare condizioni variabili. In generale, preferiscono un’esposizione soleggiata a mezz’ombra, poiché 4-6 ore di sole al giorno sono sufficienti per garantire un’abbondante fioritura colorata. L’ideale è adattare la loro esposizione in base al clima: nelle regioni calde e secche del sud della Francia, privilegiate una posizione leggermente ombreggiata per proteggere le emerocallidi dai raggi solari intensi e dalla disidratazione, soprattutto in estate. Nelle regioni più fresche, optate per un luogo soleggiato per massimizzare l’esposizione alla luce, poiché un eccesso di ombra potrebbe ridurre la fioritura.

Queste piante apprezzano un terreno profondo, fertile, leggermente fresco e ben drenato. Infine, evitate le zone molto ventose, poiché ciò può seccare le foglie e limitare la crescita della pianta. Una buona pacciamatura alla base delle emerocallidi può anche aiutare a mantenere il terreno fresco e a conservare l’umidità, soprattutto durante i periodi di caldo intenso.

la piantagione delle emerocallidi

Emerocallidi Green Flutter – Snowy Eyes – Baby Betsy

Quando piantare le emerocallidi?

La piantumazione delle emerocalli può essere effettuata quasi tutto l’anno, evitando però i periodi di gelo intenso e di caldo eccessivo. Il momento migliore per piantarle rimane l’autunno (da settembre a novembre), poiché ciò consente loro di sviluppare un apparato radicale robusto prima dell’inverno. Una piantumazione autunnale garantisce una ripresa più vigorosa in primavera e una fioritura abbondante fin dall’inizio della stagione. È possibile piantarle anche in primavera, tra aprile e maggio, una volta che il terreno si è riscaldato. Questo periodo è particolarmente adatto nelle regioni con inverni rigidi, poiché protegge le giovani piante dai danni causati dal gelo.

Come piantare le emerocallidi?

  • Iniziate preparando il terreno: eliminate le erbacce e lavoratelo in profondità per ammorbidirlo e garantire una buona aerazione delle radici. Potete aggiungere un po’ di compost ben maturo per arricchire il suolo.
  • Scavate una buca ampia con una pala o un piantatoio, di circa 20-30 cm di profondità e larghezza, in modo che le radici possano espandersi bene.
  • Posizionate la pianta in modo che il colletto (il punto di unione tra il fusto e le radici) si trovi a circa 3 cm sotto la superficie del terreno. Questo permette alla pianta di rimanere ben ancorata e protetta dalle variazioni di temperatura.
  • Rispettate le distanze tra le piante: lasciate circa 25 cm per le varietà nane e fino a 50 cm per quelle più grandi, per permettere a ciascuna pianta di svilupparsi liberamente senza competizione per spazio e nutrienti.
  • Riempite la buca con la terra originale, che potete alleggerire con un po’ di terriccio se il vostro suolo è particolarmente pesante o argilloso, per garantire un buon drenaggio. Pressate leggermente senza compattare troppo, per evitare di bloccare l’ossigeno attorno alle radici.
  • Annaffiate abbondantemente dopo la piantumazione per assicurare una buona umidità e favorire l’attecchimento delle radici.
  • Pacciamate la base delle piante con uno strato di pacciame organico (come trucioli di legno o paglia) per mantenere l’umidità, proteggere il terreno dalle erbacce ed evitare sbalzi di temperatura.

Giglio di un giorno - piantumazione

Come curarle?

La cura delle emerocalli è abbastanza semplice, ma alcuni gesti regolari permetteranno di mantenerle in piena forma e assicurare una fioritura abbondante:

In primavera, controllate la comparsa dei giovani germogli, che possono essere bersaglio di lumache e chiocciole. Se necessario, posizionate barriere naturali (come gusci d’uovo tritati) attorno alle piante o utilizzate soluzioni ecologiche per dissuaderle. Non esitate a consultare la nostra scheda consiglio: “Lumache: 7 modi per combatterle efficacemente e naturalmente”

Se il tempo è secco, annaffiate le vostre emerocalli una o due volte a settimana in primavera, assicurandovi che il terreno rimanga leggermente umido, soprattutto fino alla comparsa delle prime gemme floreali. Una volta formati i fiori, potete distanziare le annaffiature, poiché le emerocalli sono relativamente tolleranti alla siccità.

In estate, dopo la fioritura (verso agosto), è possibile potare il fogliame tagliando steli e foglie a livello del terreno con delle cesoie. Questa potatura stimola la comparsa di un nuovo fogliame più fresco e denso, che abbellirà il giardino a fine estate e in autunno.

In autunno, pensate a dividere i cespi se diventano troppo voluminosi, generalmente ogni 4-5 anni. La divisione permette di ringiovanire le piante ed evitare che competano per i nutrienti. Per dividere, dissotterrate il cespo, separate le radici e ripiantate le nuove sezioni in un terreno arricchito e ben preparato.

→ Leggi anche: Come dividere le emerocalli?